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Cittadella, Venturato pronto a ripartire: “In vacanza a New York ho studiato per migliorare ancora questa squadra”

Il Cittadella è pronto a scrivere nuovi capitoli della sua favola calcistica infinita, con la stagione nuova che è già iniziata sotto i migliori auspici, consolidando la tradizione favorevole in Coppa Italia (a dicembre incontrerà la...

Redazione PadovaSport.TV

Il Cittadella è pronto a scrivere nuovi capitoli della sua favola calcistica infinita, con la stagione nuova che è già iniziata sotto i migliori auspici, consolidando la tradizione favorevole in Coppa Italia (a dicembre incontrerà la Fiorentina al Franchi). La pausa estiva è servita a tutto il mondo Cittadella per azzerare la delusione e coltivare il nuovo progetto. E mister Venturato come riparte? In un'intervista alla Gazzetta dello Sport ha raccontato: «Sono stato in vacanza a New York e in Sardegna, ho letto un paio di libri dello psicologo Raffaele Morelli che mi hanno aiutato perché hanno toccato argomenti a me sensibili». E poi c’è il campo, il confronto quotidiano: «Mi sono anche confrontato con me stesso, mi sono chiesto da dove ripartire con le parole. Bisogna saper stimolare i giocatori, mostrargli che il percorso di crescita è possibile non solo a voce». La lezione trasmessa è semplice: «Non si smette mai di imparare, se ci si accontenta o ci si culla sul passato, bisogna cambiare mestiere». Invece Venturato lo prosegue, per la soddisfazione di tutti coloro che ha fatto innamorare del Cittadella. Dopo quel 2 giugno sul suo cellulare sono arrivati messaggi e chiamate di colleghi che si sono complimentati.«Mi inorgoglisce sapere di aver lasciato un bel messaggio a tutti».

Qualcuno aveva pensato che dopo la quasi impresa potessero cambiare i canoni del lavoro di Venturato, della famiglia Gabrielli e del d.g. Stefano Marchetti. Invece no. Spese limitate, ricerca di potenziali investimenti in tutte le categorie e comunque giocatori funzionali al gioco di Venturato. «Il 4-3-1-2 resta la prima soluzione, ma io voglio vedere dentro quei numeri una serie di movimenti, di giocate. Si difende in 10, si attacca in 10». E dove si ritrova la motivazione per ricominciare? «Non è stato facile, ci siamo confrontati, ci siamo parlati in maniera schietta e diretta tra noi dello staff, con la società e con i giocatori che sono rimasti dalla passata stagione. L’intenzione è quella di riprovarci puntando sul miglioramento del gioco. Quello non scade mai perché è il gioco che fa la differenza. Rispetto all’anno scorso dobbiamo anche essere più bravi a uscire meglio da quelle partite in cui giocare bene non è sufficiente».

Sabato si riparte con Cittadella-Spezia: i granata sono pronti a riprendere da dove avevano lasciato. Strada lunga e faticosa, ma tanta voglia di ricominciare perché quello che il calcio toglie, il calcio alla fine dà: "È uno sport democratico, l’ho sempre detto e lo penso anche dopo la sconfitta nella finale playoff contro il Verona. Con il sacrificio si può ottenere qualsiasi risultato", ha detto Venturato.