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Crotone-Cittadella, Panico: “Vorrei poter segnare di più, ma non dev’essere un’ossessione”

«A Cittadella c’è la possibilità di giocare e crescere in un ambiente familiare, senza pressioni. Panico deve diventare un po’ più freddo davanti alla porta. Le qualità per imporsi, poi, ce le ha tutte», ha ribadito il diggì Marchetti....

Redazione PadovaSport.TV

«A Cittadella c’è la possibilità di giocare e crescere in un ambiente familiare, senza pressioni. Panico deve diventare un po’ più freddo davanti alla porta. Le qualità per imporsi, poi, ce le ha tutte», ha ribadito il diggì Marchetti. E il giovane attaccante vuole lasciare il segno, anche per cancellare l’amarezza delle due sconfitte di fine anno. «La rabbia adesso dobbiamo riversarla in campo nelle prima partite del girone di ritorno, cercando nello stesso tempo di restare più attenti e non ripetere gli errori commessi». Panico cercherà di scrollarsi di dosso anche la sfortuna che l’ha accompagnato nelle ultime uscite. Come ha detto il presidente Gabrielli, forse il numero 17 che ha scelto non gli sta portando bene. «In alcune circostanze anch’io ho sbagliato, con il Palermo ho avuta troppa fretta nella conclusione, potevo decisamente fare meglio. Sto comunque lavorando bene, e continuando così anche il gol arriverà». Lo stesso Venturato le ha detto di stare sereno. «Mi ripete di rimanere tranquillo, tanto prima o poi creando le occasioni alla fine sarai premiato. Ho tanta voglia di fare gol, ma non ci devo pensare troppo altrimenti rischia di diventare un’ossessione. Magari la prossima volta il pallone mi sbatterà addosso e finirà dentro. Sono in forma». La testa è rivolta a Crotone. «Abbiamo un obiettivo da inseguire, sappiamo cosa fare e vogliamo ripartire bene». Solitamente si dice che nel girone di ritorno comincia un altro campionato. «È vero, ogni punto è pesante. Noi non dobbiamo guardare la classifica, e concentrarci invece sul Crotone prima di tutto, poi pensare al Carpi, e così via». Va detto però che finora il Crotone ha deluso. «Ma si sta riprendendo bene, dovremo stare attenti». (Da Il Gazzettino)