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Fischi a Cittadella, Edel (Mattino): “Hanno ragione i tifosi, la società non deve insegnare nulla”

A proposito dei fischi che hanno fatto discutere nel post Cittadella-Trapani, ecco un passo dell’editoriale de Il Mattino, a firma Stefano Edel: Il gol di Iori all’ultimo assalto, valso la vittoria, ha scatenato una reazione sopra le...

Redazione PadovaSport.TV

A proposito dei fischi che hanno fatto discutere nel post Cittadella-Trapani, ecco un passo dell'editoriale de Il Mattino, a firma Stefano Edel:

Il gol di Iori all’ultimo assalto, valso la vittoria, ha scatenato una reazione sopra le righe dello stesso regista, corso sotto la Tribuna Est a zittire chi aveva contestato con quei fischi, a cui si è aggiunta la rabbia del d.g. Marchetti, che ha rincarato la dose in sala-stampa. Sin qui la cronaca di una giornata di campionato “pazzerella”, che ha lasciato tutti stravolti - alla fine in positivo - ma che ha elettrizzato l’atmosfera di un ambiente di solito così compassato e tranquillo. Nulla che non sia ricucibile, per carità, eppure noi stavolta stiamo dalla parte dei tifosi. Non è una scelta opportunistica, populista tanto per intenderci,maragionata. Intanto il Cittadella - che quest’anno ha raggiunto il record di abbonati nella sua storia tra i professionisti, 1.835 tessere staccate - dovrebbe essere orgoglioso di avere tanti “fedelissimi” al seguito, bravi ad esserci sempre, anche quando il meteo consiglierebbe la poltrona di casa. Bacchettarli in quel modo per aver espresso un (legittimo) dissenso trasmette la sensazione, all’esterno, di un “adesso vi insegniamo noi come si vive”, che rischia di incrinare il rapporto, sin qui ottimale, fra tifosi e giocatori. E se tu abitui chi viene a vederti a pasteggiare (in senso figurato) con caviale e champagne, e poi gli proponi caffelatte e pan biscotto, non puoi non aspettarti una reazione diversa. Sono le pressioni dell’alta classifica, da gestire con equilibrio. La “matricola delle meraviglie” ne sia consapevole, vincere fa sempre bene, ma pure un bell’esame di coscienza non guasterebbe. Perché quei 45’ iniziali, lo ribadiamo, avrebbero fatto infuriare chiunque ami il calcio...