tutto cittadella

L’addio di Litteri: “Tutto si è svolto all’improvviso, il Citta rimarrà nel mio cuore”

«Tutto si è svolto abbastanza all’improvviso», ammette Gianluca Litteri. «Il Venezia cercava una punta per sostituire Moreo, ceduto al Palermo, e ha avanzato un’offerta a me e alla società, superando la concorrenza del Foggia (le cifre...

Redazione PadovaSport.TV

«Tutto si è svolto abbastanza all’improvviso», ammette Gianluca Litteri. «Il Venezia cercava una punta per sostituire Moreo, ceduto al Palermo, e ha avanzato un’offerta a me e alla società, superando la concorrenza del Foggia (le cifre non trapelano, ma risulta che il giocatore fosse valutato 500 mila euro dal Cittadella, ndr). A me è stata presentata una proposta economica che mi accontentava più di quella attuale, ma non è stato facile accettarla, perché sapete tutti quanto importante sia stato il Citta per me: rimarrà per sempre nel mio cuore e ricorderò per tutta la vita i due anni e mezzo trascorsi sotto le Mura e le tante persone che mi hanno sempre sostenuto. Nei prossimi giorni tornerò a raccogliere le mie cose in spogliatoio e riabbraccerò i compagni, il mister, il direttore e chi mi è stato vicino. Credo che il ricordo della promozione in Serie B rimarrà indelebile come una delle più belle esperienze della carriera». Per Litteri si è speso in prima persona anche “Pippo” Inzaghi. «Sì, mi ha telefonato. Da uno come lui posso solo imparare, sia come tecnico sia per quanto riguarda i segreti che può insegnare ad un attaccante, perché sappiamo tutti chi è Inzaghi. Al Venezia l’obiettivo dichiarato pubblicamente è la salvezza, ma siamo in corsa per i playoff e punteremo ad arrivarci». Gianluca ha salutato di persona alcuni dei vecchi compagni. «Quelli che non sono partiti per Ascoli e che erano rimasti con me a Cittadella. Gli altri li ho avvisati nella chat del gruppo e, appunto, li saluterò nei prossimi giorni. Io, comunque, al “Del Duca” non sono andato perché sul serio avevo ricevuto una bella botta al ginocchio in allenamento, non era un bluff». (Da Il Mattino)