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Lazio-Cittadella, Gabrielli: “Affrontiamo una delle più forti della serie A, ma non partiamo sconfitti”

Ma lei se l’aspettava, a questo punto della stagione, di avere soltanto un punto in meno rispetto all’anno scorso? «L’ho scoperto pure io nelle scorse ore. Non me l’immaginavo, anche perché, l’anno passato, avevamo tutti una percezione...

Redazione PadovaSport.TV

Ma lei se l’aspettava, a questo punto della stagione, di avere soltanto un punto in meno rispetto all’anno scorso? «L’ho scoperto pure io nelle scorse ore. Non me l’immaginavo, anche perché, l’anno passato, avevamo tutti una percezione diversa della situazione. In realtà, i 27 punti raccolti oggi fanno ancora più piacere dei 28 che avevamo dodici mesi fa». Andrea Gabrielli si gode il momento d’oro del suo Cittadella, risalito al quarto posto nella classifica della Serie B, ma non perde il senso della misura. Niente proclami da parte sua, dopo le tre vittorie consecutive in campionato – che diventano quattro considerando l’impresa compiuta in Coppa Italia in casa della Spal – ma una consapevolezza: «Ho la sensazione che ci sia lo spirito giusto per mantenere questa posizione». Oltretutto, presidente, quest’anno non si può nemmeno tirare in ballo il “fattore sorpresa”… «Se è per questo, incontrando gli addetti ai lavori delle altre città, posso dirvi che nessuno più ci considera una sorpresa, per tutti siamo una realtà solida di questa categoria». Dopo il 2-0 alla Spal i tifosi sognano e stanno già organizzando la trasferta del 14 dicembre all’Olimpico contro la Lazio. Sognare si può? «È un momento storico per il Cittadella: la vetrina nazionale su Rai 2 in prima serata non capita tutti i giorni. Avere la possibilità di sfidare gli uomini di Inzaghi è già di per sé un premio e una conferma che il lavoro svolto è valido. Chiaramente dobbiamo rimanere obiettivi ed essere consapevoli che davanti ci sarà una delle squadre più forti della Serie A. Noi, però, non partiremo sconfitti». Probabilmente anche a Roma Venturato darà spazio a chi ne ha meno in campionato. «Sulle scelte del tecnico non entro, non è giusto farlo. Chiunque schiererà, si farà valere». (Da Il Mattino)