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Marchetti: “Lavoro per mandare in ritiro un Cittadella già ben plasmato”

Stefano Marchetti (Dg Cittadella)

Un mattoncino alla volta, sta nascendo il nuovo Cittadella. Tra rinnovi di contratto (Chiaretti, Iori, Pascali, Salvi) e innesti mirati (l’attaccante Strizzolo e il difensore tuttofare Pedrelli) Stefano Marchetti si sta destreggiando a...

Redazione PadovaSport.TV

Un mattoncino alla volta, sta nascendo il nuovo Cittadella. Tra rinnovi di contratto (Chiaretti, Iori, Pascali, Salvi) e innesti mirati (l'attaccante Strizzolo e il difensore tuttofare Pedrelli) Stefano Marchetti si sta destreggiando a destra e a manca per consegnare una rosa di giocatori più completa possibile a Roberto Venturato per la data del raduno. Tempo disponibile, un mese.

«La squadra completa sarà impossibile», confida il direttore generale granata. Che poi spiega: «Il vero problema quest'anno è la composizione della lista con diciotto over 21. È una limitazione importante, che costringe a scelte mirate». E a tagli dolorosi, anche se Marchetti non lo dice. Le prossime mosse di mercato? «Sto portando avanti numerose trattative, non so dire quali e quante potranno essere concretizzate, perché quello che mi pare fattibile oggi, domani potrebbe complicarsi, e viceversa. Per me risulta difficile dire come potrà presentarsi il Cittadella a metà luglio, prima del ritiro: non dipende solo da me, anzi».

Se le dicessero che andrà a Lavarone con 18-20 giocatori in rosa? «Sarebbe un buon traguardo, farò tutto il possibile per mandare in ritiro un Cittadella già plasmato, con una sua identità».

Quante caselline degli over 21 lascerà libere per le opportunità di mercato dell'ultima ora, o per eventuali necessità che potrebbero emergere durante la preparazione estiva? «Anche questa è una domanda alla quale è difficile rispondere. Io devo concretizzare gli obiettivi principali che mi sono posto di raggiungere. Devo posare i pilastri alle fondamenta della squadra, se questi dovessero essere over 21 va bene ugualmente».

Uno di questi è Gianluca Litteri. «Vogliamo trattenerlo a Cittadella, non dico che siamo in alto mare, ma c'è ancora da lavorarci su». Simone Pasa, invece, è vicinissimo. «A inizio settimana, penso martedì, ci troveremo in sede, vedremo di concludere positivamente la vicenda».

Tra i nomi accostati al Cittadella - da Avellino fanno addirittura intendere che l'affare è già incanalato verso la positiva conclusione - c'è quello di Andrea Arrighini, 26 anni appena compiuti, nell'ultima stagione in prestito al Cosenza (34 partite, nove gol realizzati). Un attaccante che potrebbe arrivare a prescindere dal discorso-Litteri. «È un profilo che mi piace. Se vi dico questo significa che Arrighini mi interessa. Da qui a dire che arriverà a Cittadella, però, ce ne passa».

Come vede Stefano Marchetti le avversarie del campionato cadetto, come si stanno muovendo sul mercato? «Sinceramente non le sto nemmeno guardando, ho già troppi problemi da risolvere in casa mia per prestare attenzione a quelli degli altri».

È più complicato fare la squadra quest'anno che non in Lega Pro? «È sempre difficile trovare giocatori all'altezza, in ogni categoria. Il Cittadella è reduce dalla vittoria in campionato, le aspettative sono alte, anche in serie B, ma la società deve lavorare come ha sempre fatto, senza snaturarsi».

Parliamo di Giulio Giacomin, fresco vincitore dello scudetto con la Berretti. Sarà riconfermato? «Giacomin l'ho portato io a Cittadella diversi anni fa. Ha vinto un campionato nazionale, ho grande stima della persona e dell'allenatore. Per me Giacomin resterà alla guida della Primavera, ma devo sentire anche quali saranno le sue aspettative per la prossima stagione. Ci siederemo a un tavolo per confrontarci assieme».

Il Cittadella è a caccia di giovani under 21: quanti dei ragazzi di Giacomin vedremo in ritiro a Lavarone? «Penso tre, quattro di sicuro». (da Il Gazzettino)

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