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Il Cittadella ha bruscamente interrotto la striscia positiva che durava da undici partite; l’ultima sconfitta risaliva infatti al 25 settembre in casa contro il Benevento. Al Bentegodi contro il Verona di Fabio Grosso ai granata di mister Venturato non è proprio girata. L’avvio era stato promettente, la traversa sulla spettacolare rovesciata di Panico poteva essere il preludio a una serata diversa, ma poi ci si è messo di mezzo Pazzini a rovinare tutto. Nella ripresa la
squadra ha reagito, ha spinto senza trovare associ. Quando li ha trovati ha sbattuto contro un Seilvestri insuperabile. Nel fonale il rigore di Pazzini e l’incornata di Tupta hanno reso la pillola ancora più indigesta.
A fine gara Roberto Venturato non ha certo nascosto l’amarezza per come sono andate le cose. La sconfitta è sin troppo severa e il mister del Cittadella ha mostrato il volto della delusione: «Abbiamo preso gol su corner e su una punizione sulla quale siamo stati ingenui. Due leggerezze che abbiamo pagato a caro prezzo. Abbiamo creato dieci occasioni da gol, ma se nonostante questo non fai risultato, qualcosa è evidente che non è andato per il verso giusto. La nostra prestazione è stata positiva in fase di possesso. Abbiamo creato molto, peccato aver perso la partita. I risultati in questo campionato contano molto, bisogna mantenere alta la concentrazione. Il Verona è una squadra di valore, ma per quello che abbiamo fatto, noi meritavamo certamente di più. Dispiace molto. Ora dobbiamo pensare alla prossima partita. Loro hanno tirato quattro volte in porta e ci hanno fatto quattro gol. Pazzini? È molto bravo, ha esperienza. I giocatori bravi come lui possono giocare sempre. Io cercato la scorsa estate dal Verona? No. Nessuno mi ha mai contattato». Inutile piangere sul latte versato: domenica al Tombolato sale il Palermo capolista.
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