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“Altro che serie D, qui si palpita e si soffre come tra i professionisti”

Da Il Mattino, il “punto” di S. Edel: […] Sarà  anche serie D – e la classe arbitrale, ahinoi, lo dimostra in pieno, basta vedere ciò che ha combinato ieri il fischietto di Battipaglia (Salerno) – ma qui si palpita...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino, il "punto" di S. Edel:[...] Sarà  anche serie D - e la classe arbitrale, ahinoi, lo dimostra in pieno, basta vedere ciò che ha combinato ieri il fischietto di Battipaglia (Salerno) - ma qui si palpita e si soffre come nelle categorie nobili del professionismo, perché per continuare a vincere, e a restare al vertice, difficoltà  e trabocchetti sono all’ordine di ogni domenica. E il successo sul Mezzocorona, per quanto giunto in extremis, dimostra che la mentalità  e il carattere infusi nella propria rosa dal tecnico napoletano sono quelli giusti per andare lontano. Non servono “maghi” a questi livelli, ma chi è un conoscitore profondo della quarta serie come Parlato, vincitore, fra l’altro, già  due volte (con Rovigo e Pordenone), dimostra con i fatti di essere un punto di riferimento preciso, dentro e fuori dal campo. La sua analisi del dopo-gara, con quel mettere in evidenza i “difettucci” in cui sono caduti i suoi (il principale un nervosismo eccessivo), senza per questo sminuirne il “grande cuore” che li ha trascinati oltre l’ostacolo, è la riprova che abbiamo a che fare con un allenatore a tutto tondo, serio professionista, che non trascura nulla, neppure il minimo dettaglio. Sa leggere la partita come pochi, effettua cambi azzeccati, trova le parole giuste, soprattutto nell’intervallo fra un tempo e l’altro, per caricare il gruppo al massimo e ottenere il risultato che vuole. Non si fa propria una partita del genere, in dieci contro undici, se non ci si è costruiti una mentalità  da “grandi”, e molti meriti in questo senso vanno attribuiti proprio al nocchiero. Costretto adesso ad inventarsi, per ragioni... forzate, qualcosa di diverso, visto che gli mancheranno due pilastri come Segato e Ferretti, e purtroppo non per una sola gara. Lasciateci chiudere con un doveroso riconoscimento a chi ha sofferto, ed esultato, sugli spalti: un colpo d’occhio bellissimo, e quei bambini poi a rendere ancora più gioioso il pomeriggio all’Euganeo... Sì, è proprio cambiato tutto. E mai come ora questa è proprio la squadra in cui la Padova di fede calcistica si specchia, dopo essere stata relegata all’inferno ed esserne uscita. Con tifosi così straordinari nulla è precluso.