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Bonetto: “Il 5 giugno potremmo tornare a chiamarci Calcio Padova”

Il Padova pensa già al futuro, nonostante anche nella dirigenza rimanga un pizzico di amarezza per come si è conclusa l’avventura biancoscudata nella poule scudetto. «Sul campo abbiamo dimostrato di essere più forti», spiega...

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova pensa già al futuro, nonostante anche nella dirigenza rimanga un pizzico di amarezza per come si è conclusa l'avventura biancoscudata nella poule scudetto. «Sul campo abbiamo dimostrato di essere più forti», spiega l'amministratore delegato Roberto Bonetto. «Se si usassero i metri giusti, come la differenza-reti, saremmo noi i primi del nostro girone. Ne ho parlato anche con il segretario della Lega, questo regolamento è senza dubbio da rivedere». Bonetto è già concentrato sulle prossime mosse societarie: «L'ingresso dei tre nuovi azionisti ci permette di allargare la base societaria ed essere più sereni sia sotto l'aspetto finanziario che a livello di risorse umane. Venerdì 5 giugno ci ritroveremo nello studio del notaio Doria per cambiare la ragione sociale, da dilettantistica a professionistica. Abbiamo fatto un'ingiunzione alla Lega per chiedere se fosse già possibile variare la denominazione da Biancoscudati Padova a Calcio Padova. In caso di risposta positiva lo faremo proprio il 5, altrimenti aspetteremo i primi di luglio. Intanto, oltre a modificare la ragione sociale, approveremo il nuovo atto costitutivo consono ai requisiti della Lega Pro». Da una parte, quindi, i passaggi formali. Dall'altra l'inizio della costruzione della nuova squadra. Si ripartirà dal capitano Marco Cunico? «Penso che nelle prossime due settimane qualcosa si saprà», rivela il numero 10. «Se ci sarà anche la volontà della società, mi piacerebbe continuare con questa maglia. Mi spiace non essere riusciti a proseguire la corsa nella poule scudetto. Ci tenevamo molto, anche se, quando ho saputo il regolamento, la competizione un po' mi è scaduta. Da che mondo è mondo, si guardano altri criteri. Ci teniamo comunque i risultati ottenuti e il fatto di aver dimostrato di essere più forti anche di Cuneo e Castiglione». Annuisce Emil Zubin: «Siamo fuori per una regola assurda, ma abbiamo concluso a testa alta. Ci aspettavamo, conoscendo il calcio in Italia, il pareggio tra Maceratese e Siena». L'ultimo gol della stagione è di Savio Amirante: «Speravamo di avanzare, ma c'erano poche chance», sospira il centravanti. «Il Padova in ogni caso ha dimostrato di essere più forte. Adesso che è finita la stagione, voglio recuperare al cento per cento dal problema al tendine del ginocchio, in vista della prossima annata. Spero di restare a Padova»