Brescia-Padova, Corioni: “Esperienza ed entusiasmo grazie ai due nuovi acquisti”

Ha voluto esserci di persona  Gino Corioni per presentare ufficialmente  Lorenzo Stovini  e Daniele Corvia, le due neo rondinelle. Nella Sala Congressi del San Filippo, il presidente del Brescia, affiancato da Gigi Maifredi, ha 'introdotto' nell'ambiente biancoazzurro il difensore ex Empoli e l'attaccante, freschissimo di accordo, ex Lecce: "Dopo tanti dispiaceri in giro per l'Italia - ha attaccato Corioni - ora è arrivato il momento di dare qualche soddisfazione a noi. Vi chiedo di portare esperienza ed entusiasmo, di fare gruppo. E di seguire il vostro allenatore,  che è un bravo allenatore. Ho sempre saputo che alla squadra mancava qualcosa, ma chi avrebbe dovuto venire non faceva al caso nostro. Con voi due (per Corvia è stato determinante nell'operazione Luca Saleri) quel qualcosa è arrivato. Siamo da play-off ora? Vinciamo le partite, poi ne riparliamo... La contestazione? Non la ricordo neppure, sai quante ne ho avute... E comunque, loro due non sono arrivati per la contestazione, ma perchè la squadra ne aveva bisogno!".Lorenzo Stovini. "Ricordo Bescia sempre come campo ostico. Il mio 'ingresso' in gruppo? Tranquillissimo. In più, conoscevo già qualche compagno come Budel con il quale ho giocato a Lecce. Avevo avuto richieste in Lega Pro, ma volevo riuscire a mantenere la categoria: è arrivata la proposta del Brescia ed eccomi qui, in una piazza importante. Ho voglia di giocare, di rendermi utile. Pronto per farlo? Per me, sì. Mi sono allenato a Coverciano e a Scandicci con una squadra del mio paese. Poi, non so se ho i 90' nelle gambe... Ho sempre giocato tanto nelle squadre in cui sono stato; vero che adesso ti 'bollano' vecchio a 25 anni, ma nonostante i miei 'quasi '36 la voglia è ancora tanta e lo spitiro intatto. Viviano? Ho visto il suo tweet, è stato gentilissimo e mi ha fatto molto piacere: mi ha 'spiegato' Brescia e il Brescia e lo ringrazio pubblicamente".Daniele Corvia. "Ringrazio il Brescia per avermi voluto e il Lecce per quello che mi ha dato. Il ruolo? Non è un problema adattarsi. In più, se lo devi fare con giocatori forti come Caracciolo, l'adattamento è ancor più facile. E comunque, ad Empoli ho fatto anche l'esterno per una decina di partite... Sono carico e ho una gran voglia di far bene: sono in una piazza importante e in una squadra che mi dicono avere un grande spirito. Il Verona? Sì, avevo trovato un accordo, ma a Lecce ci sono un po' di problemi per via del cambio societario tra i Tesoro e i Semeraro. Poi, è spuntato il Brescia e, grazie ai Semeraro, ho chiuso. Voglio dimenticare il periodo estivo del 'Calcioscommesse', emotivamente durissimo e che non auguro a nessuno. Ma è superato, non ci voglio più pensare. In A ho esordito qui con la Roma: si vede che Brescia era nel mio destino. La forma? Ho giocato 90' in Coppa Italia col Torino 20 giorni fa. E stavo bene. Anzi, sto bene...".