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De Paula: “Voglio rimanere al Padova”

Riportiamo l'intervista tratta dal quotidiano "LEGGO"

Redazione PadovaSport.TV

Sei gol di pregevole fattura, un inserimento in punta dei piedi, l’inizio difficile e la fiducia conquistata di tutta la tifoseria biancoscudata. Marcos De Paula, uno dei più fischiati nel periodo buio di febbraio e marzo, si è lentamente rialzato per terminare la stagione tra gli applausi dei tifosi del Padova. Il giocatore brasiliano, intercettato prima della partenza per le vacanze, racconta le sue speranze.

De Paula, che voto darebbe alla sua stagione?«Sono molto soddisfatto. L’avvio è stato un po’ così, poi mi sono ripreso. Mi darei 6,5».

E al Padova?«Più che sufficiente, soprattutto dopo la cavalcata delle ultime partite. Anzi darei un otto».

L’ambiente come si è rivelato?«Ho trovato uno spogliatoio sereno. Sapevo che i tifosi erano caldi e che la piazza aveva voglia di calcio vero. Sulla società niente da dire, è solida, merita grandi cose».

E’ più il rimpianto di non aver centrato la promozione, o l’orgoglio di averla sfiorata?«Forse il dispiacere di non essere in A, perché dopo tutta la fatica sarebbe stata la ciliegina. Purtroppo non è andata così, il Novara ha dimostrato tutto il suo valore. Ci riproveremo l’anno prossimo».

Questo significa che lei vuole restare a Padova?«L’ho già detto e lo ribadisco, se fosse possibile continuare sarei contentissimo perché ho trovato i presupposti per fare bene. Ma dipende da quello che vogliono fare il Chievo e i biancoscudati».

I gialloblù però hanno scelto Di Carlo, con cui lei si è trovato a meraviglia.«Certo, ma dipende da molte situazioni. Non è tanto il fatto che il mister sia tornato, ci sono altri discorsi da fare, ora vado in vacanza, i miei procuratori sanno che la volontà è quella di giocare col Padova».

Sarebbe favorevole a un’eventuale ripescaggio?«La serie A conquistata sul campo è più bella. Ma guardate l’Inter, non mi pare si sia fatta problemi per lo scudetto ottenuto a tavolino. Se dovesse accadere non vedrei alcuno scandalo».