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Ecco le intercettazioni di Padova-Atalanta. Di chi è il misterioso accento veneto?

Qui di seguito vi riportiamo l’articolo del Corriere del Veneto di oggi che ha pubblicato alcuni stralci delle intercettazioni relative alla presunta combine tra Padova-Atalanta. Non ci sono tesserati del Padova coinvolti, il nome della...

Redazione PadovaSport.TV

Qui di seguito vi riportiamo l'articolo del Corriere del Veneto di oggi che ha pubblicato alcuni stralci delle intercettazioni relative alla presunta combine tra Padova-Atalanta. Non ci sono tesserati del Padova coinvolti, il nome della società viene fatto solo da persone non identificate, estranee al Calcio Padova.

Sul match Padova-Atalanta dello scorso 26 marzo (1-1, il finale) ci sono le mani — e le voci — di nove scommettitori. I loro contatti prima del fischio d’inizio dell’ «Euganeo» , come testimoniano le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta di Cremona, sono fitti e costanti. Il 24 marzo Massimo Erodiani, il 37enne promotore di Pescara che si occupava di raccogliere e gestire i fondi destinati alle scommesse, parlando al telefono con Marco Pirani, il 55enne marchigiano tra i vertici dell’organizzazione, dice che «il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni avrebbe chiesto ad un loro amico comune di giocargli la somma di 10 mila euro sulla partita» . Alle 13 di quello stesso giorno Pirani chiama al telefono Giorgio Buffone (arrestato), direttore sportivo del Ravenna, e gli chiede informazioni sull’effettiva manipolazione dell’incontro. Buffone risponde che l’incontro è stato combinato. Pirani, dunque, richiama Eroidani. «C’è l’accordo tra le società— dice all’amico —, non vorrei che quel bastardo abbia combinato qualche casino» . «Ti avevo detto che l’Atalanta va a fare una cosa tranquilla» , replica lui. Pirani cerca di spiegare come ha avuto la certezza della combine, Eroidani però lo blocca. «Non essere preciso al telefono» . Alle 17,32 altra telefonata. Questa volta tra Gianfranco Parlato (arrestato), ex difensore di Ravenna e Cesena sempre a Erodiani. «Gianfranco sembra fattibile» , comunica Parlato al complice. «Eh lo so dice che lo hanno fatto in società (l’accordo, ndr) con l’uomo di Doni, che gli ha chiesto di fargli 10 mila» , ribatte l’abruzzese. Addirittura?» , si sorprende l’ex calciatore. «Si perché lui (Doni, ndr) non riusciva a muoversi e gli ha detto: mi fai 10 mila » . Parlato chiede ancora: «E le società?» . Erodiani: «Ok loro comunque sono d’accordo» . La rete dei contatti si fa sempre più fitta. Alle 19,42 Antonio Bellavista, ex centrocampista di Bari e Treviso, finito agli arresti, telefona a Erodiani. «Su Padova-Atalanta sono stati giocati in Asia 23 milioni di euro...» , confida. «Veramente?» , si domanda il pescarese. «Ventitrè milioni— sottolinea Bellavista —. Allora se lo senti questo qua appena lo senti devi dirgli che la quota è bassa e quindi non so quanto poi riescono a dare gli zingari (cioè alcuni degli investitori della holding criminale, ndr)» . Alle 19,20, per la prima volta, gli inquirenti ascoltano anche una voce «con una inflessione chiaramente veneta» . E’ quella di uomo, che però non viene identificato, che chiama Parlato. Parlato all’uomo: «Fanno una cosa tra società perché a me m’hanno chiamato che hanno... hanno fatto partire... sono partite giocate forti per per.. quello che sta a Bergamo.. il capitano» . Il veneto replica con una bestemmia. Quindi ancora l’ex calciatore: «Mi hanno dato l’ok definitivo, mi hanno detto a posto.. a posto» . I due si lamentano che la Federazione abbia già aperto un’inchiesta sulla partita per i sospetti di combine. «Fanno indagini ogni volta, porco... che c’è una partita...» , sbotta l’uomo. E Parlato: «Vaffanculo» . Il giorno dopo, vigilia dell’incontro, alle 19,40 le strumentazioni della Procura di Cremona registrano un messaggio di testo di Stefano Bettarini, ex difensore del Venezia ed ex compagno diSimona Ventura, indagato, all’ex compagno Bellavista. Bettarini prima di puntare si sincera. «Quanto è Padova Atalanta X?» , chiede. L’ultima voce captata è quella di Marco Pirani, il dentista marchigiano, che si sente con Gianluca Tuccella, portiere del Cus Chieti. Pirani informa Tuccella che il finale di Padova-Atalanta è sicuro, «perché c’è stato l’accordo tra le due società» (Giovanni Viafora)

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