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Euganeo, idea sintetico

Riportiamo alcuni passi dell’intervista a Luca Baraldi da parte de Il Mattino, a proposito della possibilità di sostituire il manto erboso dell’Euganeo con un sintetico misto: «Lo confermo, è un’idea che stiamo valutando con il...

Redazione PadovaSport.TV

Riportiamo alcuni passi dell'intervista a Luca Baraldi da parte de Il Mattino, a proposito della possibilità di sostituire il manto erboso dell'Euganeo con un sintetico misto:

«Lo confermo, è un’idea che stiamo valutando con il presidente Cestaro». Luca Baraldi, consigliere del Calcio Padova, svela l’ipotesi che si sta facendo largo nelle stanze della società: il manto erboso dello stadio Euganeo potrebbe essere sostituito da un terreno sintetico di ultima generazione, di quelli che vengono definiti “sintetici misti”: poggerà su un fondo misto, con una parte in terra naturale, e sarà costituito da fili in parte di plastica e in parte veri. Darà ai giocatori la sensazione di un manto tradizionale, ma resisterà quando inverni e piogge si faranno sentire. Per intenderci, tutt’altra cosa rispetto ai sintetici di Novara e Vercelli, dove la moquette è artificiale al cento per cento: il modello è quello adottato allo stadio di San Siro e in uno dei campi di Coverciano dove si allena la Nazionale. Alla base del ragionamento che la società sta effettuando, ci sono principalmente due motivi. Uno di natura economica, l’altro più tecnico-sportivo: «Sulla carta, in termini di risparmio oggettivo dei costi di gestione, il Padova potrebbe rientrare nell’investimento nell’arco di un triennio», afferma Luca Baraldi. «Dall’altro lato il sintetico darebbe la possibilità alla squadra di allenarsi sette giorni su sette all’Euganeo, e il gran vantaggio tecnico di effettuare gli allenamenti sullo stesso terreno dove poi disputa i match di campionato». La dirigenza sta vagliando a tavolino ogni soluzione e verso gennaio giungerà ad una decisione: «Da qui all’inizio del prossimo anno», prosegue Baraldi, «raccoglieremo informazioni circa i costi e le opportunità. Solo allora potremo valutare se procedere, l’investimento sarebbe importante». Per vederlo realizzato si dovrà passare attraverso un accordo con il Comune, proprietario dell’impianto, per poi pianificare i lavori per l’estate: «Siamo proiettati alla prossima stagione», spiega Baraldi, «un intervento del genere non è attuabile a campionato in corso». L’ipotesi di un campo sintetico all’Euganeo sembrerebbe far tramontare definitivamente il sogno di un nuovo stadio. Se un giorno il Padova avrà uno impianto tutto per sé, che senso avrà avuto l’aver rifatto il campo dell’Euganeo? Nessun problema, la soluzione accontenta tutti: «Stiamo valutando l’ipotesi di un sintetico “asportabile”», svela Luca Baraldi. «Sono sul mercato da poco: se volessimo giocare all’Appiani lo potremmo spostare facilmente». E che sia l’Appiani o lo stadio dei sogni, poco importa: «Non sappiamo cosa avverrà in futuro? Questo non ci deve fermare».