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Foschi: “Padova vuole la A. El Sharaawy? Lo terrei un altro anno”

Sulla stagione: “Eravamo partiti con l´obiettivo di fare un campionato tranquillo, poi la classifica ci ha permesso di sognare e adesso siamo in corsa per la A. Calori è stato sfortunato, Dal Canto ha ottenuto grandi risultati. Devo fare i...

Redazione PadovaSport.TV

Sulla stagione: "Eravamo partiti con l´obiettivo di fare un campionato tranquillo, poi la classifica ci ha permesso di sognare e adesso siamo in corsa per la A. Calori è stato sfortunato, Dal Canto ha ottenuto grandi risultati. Devo fare i complimenti al gruppo e al nuovo allenatore, che sta guidando la squadra con serietà".Sulla finale playoff: "E´ l´ennesima partita delicata della stagione. Il Novara è fortissimo, bisognerà stare attenti".Su El Sharaawy: "E´ un giocatore che ha fatto molto bene nelle giovanili e quest´anno ci ha aiutati molto, nonostante diverse assenze legate a infortuni e Nazionali. E´ un futuro campione, il Genoa lo riporterà a casa a fine campionato. All´Inter? E´ un grande giocatore ma adesso bisogna farlo crescere con tranquillità. Deve inserirsi gradualmente. Io gli farei fare un altro anno a Padova: è l´ambiente ideale per lui. Se poi il Padova arriva in A, ancora meglio".Sul caso scommesse: "Si fa fatica a credere a certe cose, ma quando ci sono gli arresti qualcosa sotto c´è per forza. Se qualcuno ha sbagliato bisogna fare pulizia. Il calcio è lo sport più amato in Italia e bisogna difenderlo. Per quanto riguarda il Padova non c´è niente che interessi la società. Sono amareggiato e sono sicuro della serietà della nostra società".Sul mercato: "Ci sono dei conti da tenere a posto, non siamo il campionato più bello come qualche anno fa. In Germania e Spagna sono pronti per colpi più importanti. Non vedo colpi da 40, 50 o 60 milioni come si dice in giro. Scambio Kakà-Maicon? Credo a Moratti che ha detto che non è vero. Comunque sarà difficile per le italiane competere con le squadre estere sul mercato".Sulla lotta in Lega: "E´ da anni che si combatte ma cambia pochissimo. La si è staccata dalla B e questo è stato il primo brutto passo. Poi le big non vogliono dividere equamente i soldi con le piccole, è difficile trovare una soluzione".