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LIVE Nuova puntata dell’inchiesta Last Bet: Doni insiste: “Non sono un giocatore corrotto”

Nuova puntata dell’inchiesta sul Calcioscommesse: oggi Cristiano Doni (alle 11.30) e Nicola Santoni (alle 16.30) tornano in Procura a Cremona e, forse, con il loro interrogatorio davanti al procuratore capo Roberto Di Martino si potrà fare...

Redazione PadovaSport.TV

Nuova puntata dell'inchiesta sul Calcioscommesse: oggi Cristiano Doni (alle 11.30) e Nicola Santoni (alle 16.30) tornano in Procura a Cremona e, forse, con il loro interrogatorio davanti al procuratore capo Roberto Di Martino si potrà fare un ulteriore passo verso la verità. Doni, che dalla vigilia di Natale si trova agli arresti domiciliari a San Cristina, in Val Gardena, dopo essere stato in carcere per cinque giorni, intende continuare la collaborazione avviata con il gip Guido Salvini. Vi aggiorneremo in tempo reale appena saranno rese note le dichiarazioni dei due ex giocatori davanti al Pm.

18.50: Santoni ha finito da poco l'interrogatorio, a quanto si e' saputo ha ammesso soltanto quello che non poteva non ammettere, senza offrire nessun elemento in più. Anche sui soldi dati a Parlato, i 40 mila euro consegnati all'uscita di Parma, la sua versione non ha convinto: "erano miei, un prestito per Parlato".

16.30: E' il turno di Nicola Santoni.

16.25: L'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, davanti al procuratore di Cremona Roberto Di Martino, ha tenuto a ribadire: "non sono un giocatore corrotto". Lo ha spiegato il suo legale, Salvatore Pino, al termine dell'interrogatorio del calciatore durato circa 3 ore. "Ritiene di non avere mai fatto nulla contro la sua squadra - ha spiegato l'avvocato - non è un giocatore corrotto, non è uno che si è venduto le partite, ma ha sempre giocato per vincere". "Certo - ha proseguito il legale - non doveva avere la consapevolezza che qualche partita fosse con un risultato già acquisito per altra via". Il legale sta valutando l'ipotesi di un'istanza di revoca degli arresti domiciliari (TuttoSport).

15.30: Dopo l'interrogatorio di quella ordinaria, la palla passa subito alla giustizia sportiva. Il Tribunale Nazionale di Arbitrato Sportivo, terzo e ultimo grado di giudizio per le società e i loro tesserati, ha convocato i rappresentanti legali di Doni e dell'Atalanta Bergamasca Calcio per il 18 gennaio prossimo (mercoledì). Scopo? Discutere "modalità e tempistica relative alla prosecuzione della procedura arbitrale" in corso tra le parti e la Figc. Lo rende noto il Coni in un comunicato. Il collegio arbitrale presieduto da Bartolomeo Manna, "visti i riscontri pervenuti dalla Atalanta Bergamasca Calcio SpA, dal Sig. Cristiano Doni e della Federazione Italiana Giuoco Calcio"  ha fissato l'udienza alle ore 14.30 negli appositi uffici della Capitale.

15.10: Sempre da gazzetta.it si apprende che "Alcuni accertamenti tecnici effettuati hanno permesso di avere conferme sui sospetti attorno ad alcune partite al centro dell'inchiesta, anche di Serie A". Lo ha detto il pm Di Martino al termine dell'interrogatorio di Doni. In particolare confermano che le parole di Paoloni nelle intercettazioni non erano delle millanterie, né su Lazio-Genoa (considerata combinata) né sul ruolo del leccese Corvia nella vicenda.

14.55: Davanti al pm Doni ha sostanzialmente confermato quanto detto al gip Salvini, negando il coinvolgimento della società nelle combine. Ha aggiunto di aver concordato in campo con il portiere Cassano come battere il primo rigore di Atalanta-Piacenza e ha negato di aver dato lui i 40 mila euro a Santoni, quelli consegnati a Parlato all'uscita di Parma dell'A1.

14.10: Terminato l'interrogatorio di Doni, durato meno del previsto.

11.20: E' arrivato in Procura Cristiano Doni. L'ex capitano dell'Atalanta è arrivato a piedi con il proprio avvocato Salvatore Pino e a chi gli ha chiesto come va ha risposto: "Ho passato momenti migliori. Certo, anche voi non mi avete dato una mano..." e poi si è infilato nella porta della Procura. Lo riporta Roberto Pelucchi per gazzetta.it

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