A MENTE FREDDA | Catanzaro-Padova – Adesso ci si può divertire

Se ad inizio stagione, o ancor peggio dopo il 3-1 di Empoli o la sconfitta interna con il Frosinone, qualcuno avesse profetizzato il Padova oggi a metà classifica ad un solo punto dai playoff in pochi ci avrebbero creduto.

Se lo avessero fatto considerando che nel percorso hai perso come si è perso a Bari, e hai subito quella doppia rimonta in un quarto d'ora tra le mura amiche contro l'Avellino ci avrebbero creduto ancora in meno.

Se ci avessero detto che degli 11 punti conquistati 7 li hai guadagnati in trasferta vincendo in due stadi come Monza e Catanzaro anche i più ottimisti avrebbero sorriso.

Se a tutto questo ci aggiungi che abbiamo una difesa solida con un portiere che si è dimostrato valido e che nella necessità para anche i rigori; che il centrocampo abbina in maniera invidiabile qualità e quantità e che difficilmente è stato messo sotto dai dirimpettai di reparto in casa o trasferta che sia; che l'attacco comunque batte un colpo (principalmente con Bortolussi) visto che hai segnato in 6 gare su 8 vuol dire che la base c'è ed è anche buona.

Le idee di gioco del mister sono evidenti, il gruppo lo segue e la squadra sta lavorando per metterle in pratica con ottimi risultati, altrimenti non si verificherebbe quanto scritto qui sopra. La sensazione è quella di una squadra molto quadrata, che ha fiducia e crede in quello che fa.

Domenica 26 ottobre un Campione del Mondo in carica vestirà la maglia del Padova. Bisognerà continuare a lavorare sodo, la serie B è un campionato difficile, lo abbiamo visto sulla nostra pelle e siamo certi che Andreoletti non darà vita a futili entusiasmi ma essere arrivati fin qui con questo percorso è un segnale importante.

Adesso si può crescere, adesso si può fare un step in avanti, adesso ci si può divertire.