Non snoccioleremo i numeri e i record, tra l'altro ancora and counting (in corso) per dirla all'americana, per quello ci sarà tempo quando saranno definitivi. Piuttosto è interessante valutare come questa squadra stia arrivando a questi risultati. Le vittorie stanno diventando una piacevole abitudine ma sono uguali e differenti allo stesso tempo. Uguali perché ottenute sempre con la ricerca del gioco, con la voglia di imporre il proprio palleggio per gran parte della partita, segnando sempre, anche nelle serate più complicate e capendo i momenti della gara in cui c'era da difendersi. Diverse perché i biancoscudati hanno vinto dominando (Arzignano), ragionando (Alcione), soffrendo per un tempo e rimontando (Vercelli), aggrediti (Trento) o aggredendo in un turno infrasettimanale (Virtus Verona). La cosa più importante è probabilmente questa, saper vincere in diversi modi, e finora mai con vittorie frutto di episodi o del caso, come ha lucidamente analizzato mister Andreoletti al termine della gara con la Virtus Verona. A tal proposito, quando le cose vanno male è l'allenatore il primo ad essere colpevolizzato. Ora che tutto sta girando per il meglio è giusto dare i meriti a un tecnico arrivato nello scetticismo generale e che una volta in più ha dimostrato di avere la squadra totalmente con lui dentro e fuori dal campo. Un tecnico che è stato il più giovane allenatore tra i professionisti e che ora sta dimostrando che ha qualcosa di speciale.
L'ANALISI
A MENTE FREDDA | Padova, SEI speciale!
A MENTE FREDDA | Padova, SEI speciale! - 90 secondi sui 90 minuti dell'ultimo turno biancoscudato
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