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La sconfitta di sabato a Palermo non deve minimamente rovinare le opinioni sull'anno biancoscudato andato in archivio.
Senza voler tornare al 25 aprile scorso, restando alla stagione in corso, le cose da valutare positivamente sono molte.
Il 2025 va in archivio e il Biancoscudo e i suoi tifosi possono essere soddisfatti. A (quasi) metà dell'opera il Padova si trova al decimo posto, esattamente a metà classifica con 22 punti in cascina.
+5 sui playout, -4 dai playoff, probabilmente chiunque ad inizio stagione avrebbe firmato per essere in questa posizione a questo punto.
Ma non solo, la squadra eccezion fatta forse per la gara col Venezia e forse l'esordio con l'Empoli non è mai sembrata essere messa sotto dall'avversario. Anzi ci sono state partite nelle quali è rimasta la sensazione che si poteva ottenere qualcosa in più.
Vedi Bari (in vantaggio fino a 20 dalla fine senza concedere quasi nulla prima di rigore ed espulsione che hanno cambiato la gara), e partite come quella del Barbera che alla fine dei conti ha lasciato un pò di amaro in bocca.
Non tanto dal punto di vista della prestazione, come detto quella c'è sempre stata, ma più che altro nell'essere cinici e spietati nelle occasioni giuste e nel leggere meglio i momenti della partita.
Ecco se qualcosa c'è da migliorare magari sono queste piccole cose che in un campionato come la Serie B abbiamo imparato che poi fanno tutta la differenza del mondo tra portare a casa tre punti o zero.
Sarà questo il buon proposito per il 2026 della truppa di Andreoletti, considerando che dal mercato non arriverà molto per motivazioni varie e che comunque il materiale umano e tecnico su cui lavorare ha dimostrato di essere presente nell'attuale rosa a disposizione.
Conterà anche l'esperienza nel giocare queste partite, forse la vera differenza che si è vista con il Palermo. Sarà fondamentale in ottica di vivere una seconda parte di stagione che permetta al Padova e ai suoi tifosi di veder realizzare i propri sogni per l'anno che sta per arrivare.
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