Doppio ex

Albinoleffe-Padova, Foscarini: “Con Torrente la squadra può solo crescere ancora”

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L'allenatore bergamasco parla del match di sabato sera, tra due realtà che conosce bene. E sulla nuova norma allenatori è piuttosto critico
Redazione PadovaSport.TV

Doppio ex della sfida di sabato sera, Claudio Foscarini ha parlato così di Albinoleffe e Padova ai nostri microfoni.

Mister, cominciamo dall''Albinoleffe: con la sua politica di sostenibilità e attenzione al settore giovanile può togliersi lo sfizio di pensare in grande o è pericoloso?

Sono curioso di vedere il campionato che farà, sta ritrovando un po' di identità. È migliorata negli ultimi risultati, se dà continuità può ambire a qualcosa di importante, cioè fare i playoff. Lì ci tengono molto a far debuttare i giovani in prima squadra, il sogno del presidente è avere una prima squadra di giocatori formati da loro. Devono migliorare sull'atteggiamento mentale. Riguardo ai singoli, capitan Borghini è una roccia, Marchetti l'ho avuto per poco tempo. Loro due sono i pilastri della difesa. In mezzo vedo che gioca con frequenza Dounbia che mi piace molto, giocatore di prospettiva. Zoma è un 2004 interessante, un giocatore rapido e pericoloso. Arrighini lo conosciamo tutti, un esperto che porta un bel contributo


Quest'anno il Padova ha dato continuità alla guida tecnica e ha puntato su emergenti della categoria

Era ora, in questo modo, senza troppi nomi altisonanti, si parte un po' in sordina. E questo può aiutare, perchè toglie eccessiva pressione in una piazza che ne ha già tanta di partenza. Quest'anno c'è una certa continuità. A differenza dell'Albinoleffe, il Padova ha trovato subito la sua identità, una quadratura. Torrente lo stimo molto, il Padova può solo migliorare sotto la sua guida. Ha cambiato modulo? I migliori allenatori sono quelli che sanno sfruttare i giocatori, rinnegando magari il proprio credo.

Che partita ti aspetti?

Molto equilibrata, la qualità del Padova è superiore ma affronta una rivale che considera questo un banco di prova. Vuole dare continuità, può essere anche un match da pareggio.

Il Mantova, che l'anno scorso avete fatto retrocedere, te lo aspettavi lassù?

Primo no assolutamente, ma già l'anno scorso aveva buone basi. Ho incontrato il Mantova tre volte compresi i playout, mi sono sempre chiesto come potesse essere lì invischiato per non retrocedere. Aveva una rosa nettamente competitiva già l'anno scorso. Aveva organizzazione e qualità di gioco. Mi aspetto un buon campionato da loro. Mi ha sorpreso  la Triestina: le squadre di Tesser hanno bisogno di tempo per l'amalgama del gruppo.

Nuove regole sugli allenatori in C, cosa ne pensi?

Non sono d'accordo. Aldilà di avere un vantaggio per le società, che possono eliminare un ingaggio e dell'allenatore esonerato che può tornare in gioco invece di stare fermo magari per mesi, vedo privilegi per i soliti. Spesso tanti allenatori vengono manovrati o fanno parte di un gruppo elitario di procuratori che li spostano da una parte all'altra. Si possono creare situazioni negative. Diciamo che è sempre privilegiato chi rientra in certe cerchie e questa nuova norma accentuerà questa tendenza.

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