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Alfageme: “Difficile lasciare una piazza come Caserta, ma per Padova…”

L’ introduzione di Zamuner su Alfageme: “Non è stata una trattativa lunga, avevamo l’accordo già da venerdì ed era una questione di limare solo alcuni dettagli. Luis non è un ripiego, è un giocatore che avevamo messo come...

Tommaso Rocca

L' introduzione di Zamuner su Alfageme: "Non è stata una trattativa lunga, avevamo l'accordo già da venerdì ed era una questione di limare solo alcuni dettagli. Luis non è un ripiego, è un giocatore che avevamo messo come obiettivo già ad inizio mercato, pareva la Casertana non volesse lasciarlo partire poi quando abbiamo capito che c'era margine di trattativa abbiamo puntato su di lui. Iol'ho visto da giovane ed era una seconda punta, il fatto che abbia giocato da esterno qualche stagione non comporta il fatto che non sia in grado di giocare da attaccante puro". Le prime parole di Luis Maria Alfageme, ultimo arrivo biancoscudato: "Padova è una piazza importante, già quando ero a Grosseto lo avevo notato. Sono molto amico di Matias Cuffa e l'ho subito sentito quando il Padova si è fatto avanti. Dopo molti anni scendere dalla serie B potrebbe sembrare un passo indietro ma la voglia di giocare per vincere per me è molto importante e vale molto. Il campionato non è facile ma ormai tutte le squadre si sono attrezzate, anche il girone C giù dicevano fosse il più difficile ma la squadra è completa, pronta per fare bene e credo lotteremo fino alla fine per fare un gran campionato. Le mie caratteristiche? È vero che ho giocato da esterno qualche stagione ma io sono nato come seconda punta ed è quello il ruolo che sento mio. Se l'allenatore come mi è successo in passato mi chiedesse di giocare largo per aiutare la squadra certamente lo farei senza nessun problema. Non ho mai giocato insieme a nessuno dei miei nuovi compagni ma contro ne ho affrontati molti li conosco come avversari ma giocatori come Neto, Bindi e Emerson sono felice di averli come compagni da quest'anno. Non è stata una scelta semplice perché lasciare una tifoseria che ha dimostrato di volermi bene come Caserta ma per una piazza come Padova è stato meno difficile scegliere. Il numero? Da quando sono in Italia ho sempre avuto il 21, ma non è un problema se è già occupato ne sceglierò un altro. Il soprannome? L'anno scorso mi chiamavano Alfaturbo, vediamo se sarò Turbo anche quest'anno altrimenti ne troveremo un altro".

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