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Andreoletti fa breccia nel cuore delle Galline: selfie, complimenti e un tuffo nel passato

Andreoletti fa breccia nel cuore delle Galline: selfie, complimenti e un tuffo nel passato - immagine 1
Il giovane tecnico, sempre più leader e volto del Calcio Padova, è stato acclamato ieri sera durante la cena natalizia dello storico club femminile
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Applausi anche ieri sera, durante l'elegante cena natalizia del club Galline Padovane. Matteo Andreoletti ha fatto il pieno di complimenti, selfie, abbracci durante l'evento natalizio del rinato sodalizio femminile, guidato da Ilaria Balleri e Lella Zanchin (vedi foto e video sui nostri canali social). L'allenatore biancoscudato non ha perso l'occasione per conoscere meglio la storia di Nereo Rocco, in passato abituale frequentatore del ristorante che ha accolto la cena del club (Dante alle Piazze, ex "Cavalca"), incuriosito soprattutto da quel terzo posto conquistato dai biancoscudati nel lontanissimo 1957/58.

"Stare qui stasera con tutte voi è un piacere, questo è un club importante e storico, ancor maggiore il piacere di stare in compagnia di tante donne" ha detto il mister, (accompagnato per l'occasione dal vice Nicola Tarroni) ringraziando dell'ospitalità. Un leitmotiv del suo percorso padovano: in ogni club di tifosi l'allenatore è sempre stato accolto con grande affetto. La piazza riconosce il valore apportato dal tecnico bergamasco, ovviamente nella cavalcata dell'anno scorso, ma anche in questo primo scorcio difficilissimo di serie B, dove la forte identità data alla squadra, la voglia di emergere e non arrendersi mai impressa nei suoi giocatori, continua a caratterizzare tutte le partite che stiamo vedendo. Andreoletti in questi ultimi mesi è andato forse oltre il suo ruolo di allenatore.

L'impressione è che lui stia crescendo e il Calcio Padova si stia rimpicciolendo. Il vero simbolo di questa società oggi è lui, più che la dirigenza, sempre più assente e incattivita, pronta evidentemente a sbaraccare. Chi dovrebbe parlare solo di tattica, finisce per reggere l’intera impalcatura comunicativa del club. Non per investitura formale: per necessità. E proprio per questo, nel vuoto lasciato da chi dovrebbe guidare, Andreoletti è diventato il volto del Padova. Non è detto che basti, ma è l’unica certezza che la piazza, oggi, possa ancora toccare con mano.