
Si guarderanno in faccia domenica allo stadio Dal Molin, la seconda volta dopo il match dell'ottobre 2014 in serie D (terminato 0-1 per l'allora corazzata guidata da Carmine Parlato). L'ambiziosa matricola vicentina, che vuole costruire un solido futuro nel calcio con la filosofia dei piccoli passi, e la nobile decaduta, che non riesce ancora a riconoscersi allo specchio vedendosi quest'anno così brutta. Sta di fatto che la classifica parla chiaro: l'Arzignano (884.430 euro di budget stipendi, 25 mila abitanti e due anni di C come apice del palmares) precede il Padova (3.739.000 euro di stipendi, più quasi 2.000.000 di eventuali premi a obiettivo, 929.000 abitanti con la provincia).
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