L'avversario

Arzignano-Padova, Serafini: “Sfida tra allenatori simili. Banco di prova importante per noi”

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In vista del match di domenica sera, parla il ds dei giallocelesti. Che spera di interrompere la tradizione sfavorevole contro i biancoscudati...
Redazione PadovaSport.TV

Sulla sfida di domenica sera al Dal Molin di Arzignano è intervenuto ai nostri microfoni il direttore sportivo gialloceleste Mattia Serafini che anche quest'anno, con intelligenza e poco budget, ha allestito una squadra interessante. Che punta a stupire, dopo aver blindato però la salvezza, obiettivo primario.

Arriva il Padova a punteggio pieno e con molti tifosi al seguito...

È andato presto sold-out il settore ospiti, ci sarà una presenza forte di tifosi biancoscudati indubbiamente. Sarà una partita molto tosta, ma anche stimolante. Ci misureremo contro una delle avversarie più forti del campionato. Noi daremo tutto per fare la nostra prestazione. Certo, non abbiamo mai avuto grande fortuna contro il Padova. L'anno scorso al Dal Molin fu una partita stregata. Proveremo a interrompere questa tradizione sfavorevole.


L'Arzignano si è risollevato in fretta dopo la doccia fredda della prima giornata

Dopo la prima partita contro la Triestina, che comunque è stata ben giocata e ben condotta, black out di dieci minuti a parte, abbiamo avuto una buona reazione contro l'Albinoleffe. Cercheremo di migliorare gli aspetti negativi, già domenica contro il Padova.

Hai puntato su Bruno, allenatore giovane emergente che si confronta per la prima volta con il calcio del nord

Ha idee innovative. Speriamo che i ragazzi le imparino il più presto possibile. Lui ha avuto allenatori importanti con identità precise come Zeman, Auteri, Pillon, ha preso un po' da tutti. È una persona che ha un buon approccio alla preparazione delle partite e dei concetti innovativi da sviluppare. Si meritava questa chance. In un certo senso è simile a Andreoletti. L'alleanatore del Padova con il 3-4-2-1 ha svoltato la sua carriera con la Pro Sesto. Ci sono analogie, per età e voglia di innovare. E anche il modulo è simile.

Quale operazione ti ha soddisfatto di più?

Presto per dirlo, mi piace studiare la serie D e la Primavera e pescare qualche ragazzo che possa venire con lo spirito giusto, oltre ad avere ovviamente le caratteristiche ricercate. Il dopo Parigi? Ci sono Menabò, Nepi, Mattioli che spero facciano tutti bene.

È stato difficile trattenere Antoniazzi?

Per noi è sempre un valore aggiunto, non sono arrivate richieste particolari quindi ben venga la sua permanenza, siamo sicuri che si riscatterà dopo una stagione in chiaroscuro.

Che giocatore prenderesti al Padova?

Sono tutti forti, con esperienza e con grande carisma. A partire dal portiere, Delli Carri, Spagnoli, Crisetig mi vengono in mente solo nomi importanti. Difficile fare un nome solo.

L'obiettivo?

Provare a fare punti contro tutti, e poi dove arriveremo si vedrà. Il mantenimento della categoria è basilare per il nostro progetto.

 

 

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