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Bergamin, bilancio pasquale e futuro: “Abbiamo bisogno di nuove risorse per un progetto importante. E su De Poli e Pillon…”

Al Gazzettino, il presidente Giuseppe Bergamin ha tracciato un bilancio sul Padova, che può ancora sperare di raggiungere i play-off. Ma non è mancato un accenno al futuro: dai rinnovi di De Poli e Pillon ai nuovi ingressi in società....

Redazione PadovaSport.TV

Al Gazzettino, il presidente Giuseppe Bergamin ha tracciato un bilancio sul Padova, che può ancora sperare di raggiungere i play-off. Ma non è mancato un accenno al futuro: dai rinnovi di De Poli e Pillon ai nuovi ingressi in società.

«Tabelle? L’unica cosa è fare 18 punti nelle sei gare che restano, pensare a qualcosa di diverso porterebbe a calcoli troppo machiavellici». Il presidente Giuseppe Bergamin indica con fermezza la rotta in vista del rush finale di campionato che vede la squadra aggrappata alla corsa play off. Un traguardo alla portata dei biancoscudati, a patto di non sbagliare un colpo. «Il Padova di adesso potrebbe essere un outsider, e il cavallo di rincorsa qualche volta vince il Palio. Le possibilità sono ridotte, ma non mollare significa crederci. E può succedere ancora di tutto. La squadra ha dato segnali di essere nella condizione giusta per affrontare qualsiasi tipo di avversario, e dovremo tirare fuori il massimo in ciascuna partita». A cominciare domenica prossima dalla trasferta con il Cuneo, che apre un trittico di sfide con compagini che lottano per non retrocedere. Ma non per questo avversari più abbordabili. «Nessuna gara sarà semplice, chi è nella parte bassa della classifica darà l’anima per tirarsene fuori mettendoci intensità e agonismo. Saranno tutte partite con lo stesso indice di difficoltà».

Il fatto che il Padova sia in lizza per gli spareggi promozione a Pasqua è già un bel traguardo considerato che nel corso della stagione c’è stata qualche difficoltà. «Personalmente sono soddisfatto. Abbiamo avuto un percorso un po’ tribolato dal quale ne siamo usciti con l’impegno di tutti, vale a dire società, staff tecnico e giocatori. Dobbiamo essere contenti di dove siamo: qualcuno poteva immaginare che fossimo una squadra di secondo piano, invece ce la possiamo giocare alla pari con quelle davanti». Tra gli artefici della risalita c’è anche Bepi Pillon. «Ha messo tutta la sua esperienza e serietà professionale, prenderlo è stata una scelta azzeccata. E ha dimostrato anche di essere attaccato a questa società». Avete già fatto un accenno in società sul suo eventuale rinnovo di contratto? «Dopo la partita con il Cuneo inizieremo a mettere giù le idee per il futuro. Qualche ipotesi l’abbiamo fatta, ma ci vuole una riflessione a tutto tondo. Un progetto tecnico richiede il coinvolgimento di tutte le parti».

De Poli ha un altro anno di contratto, anche se qualche settimana fa era stata riportata l’indiscrezione di una possibile sua partenza. «Ritengo che abbiamo lavorato nella giusta direzione, e le nostre analisi saranno improntate proprio su come la gente ha lavorato e su cosa può dare per il futuro. Le scelte saranno fatte in linea con la filosofia del club. Fermo restando che un progetto tecnico dipende innanzitutto da un progetto economico-finanziario». A questo proposito di recente è uscita la notizia di un’uscita di scena a fine stagione della famiglia Bonetto. Le smentite sono arrivate, ma qualche rumors aleggia ancora sotto traccia. «Per quanto ci riguarda non ci sono argomenti di questo tipo all’ordine del giorno. Escludo che ci saranno sorprese a giugno». State vagliando comunque la possibilità di fare entrare in seno al club qualche altro socio? «Abbiamo bisogno di risorse per la gestione di un progetto importante e adeguato per la piazza. Possono arrivare da potenziali nuovi ingressi, ma anche da un progetto commerciale che coinvolga di più le forze economiche della città». Oggi è la domenica di Pasqua, e non manca un pensiero rivolto al popolo biancoscudato. «Faccio gli auguri a tutti i tifosi e alle loro famiglie. Vogliamo dare ancora delle soddisfazioni e l’auspicio è che nelle ultime sei partite si possano divertire».