Il personaggio

Ceravolo, il leader silenzioso che si è riscoperto bomber

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Otto reti per l'attaccante calabrese, arrivato in fase calante della carriera e rilanciatosi alla grande

Redazione PadovaSport.TV

Ci fosse stato l'anno scorso, forse oggi staremmo commentando un altro campionato. Fabio Ceravolo è il bomber inseguito per tre anni da Sean Sogliano, che le aveva provate tutte fin qui per portare a Padova un attaccante che avesse confidenza con il gol. Anche guardando i tabellini del campionato, prendendo direttamente chi era reduce dalla miglior stagione realizzativa. Chi, insomma, aveva il "piede caldo" come si dice. Eppure i vari Pesenti, Paponi, Biasci non sono riusciti a ripetersi. Tutti giocatori che portavano con sé un ottimo curriculum.

Appena arrivato a Padova, di Ceravolo avevamo scritto che non dovevamo per forza aspettarci vagonate di gol da uno come lui, perché esperienza ed esempio in campo sarebbero già stati valori aggiunti per la squadra. Invece, zitto zitto, il centravanti calabrese è diventato veramente il bomber che mancava (otto gol e sei assist), forse l'elemento più prezioso della squadra. I compagni lo definiscono leader taciturno, uno di poche parole fuori dal campo ma trascinante nel suo modo di interpretare le partite, un trattore per la forza e la capacità di smarcarsi, in più con il ritrovato feeling per il gol, qualità che lo avevano spinto in carriera fino all'Olimpo della serie A, decisamente non un palcoscenico per tutti.

"Per fortuna ce l'abbiamo noi" ha detto Pavanel in conferenza stampa. Ceravolo, aggiungiamo noi con Chiricò e Ronaldo, sono giocatori che da soli spostano gli equilibri di una partita. Gente che se si mette in testa di vincere una partita, in questa categoria, bene o male, alla fine ci riesce.

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