Cianci-Palermo salta all’ultimo, il Padova valuta la richiesta economica del Teramo

Pietro Cianci, il Palermo e il Padova. Sta diventando ormai un tormentone estivo. Vediamo di aggiungere le novità di oggi, rispetto a quanto già detto ieri. 

Il Palermo, che era pronto ad accogliere in ritiro l'attaccante del Teramo, ha cambiato rotta avendo ricevuto la disponibilità a scendere di categoria di Brunori (reduce da 30 presenze con l'Entella, di proprietà della Juve Under 23). Nel momento in cui Brunori si è convinto che Palermo era la soluzione migliore rispetto ad altre piazze di Serie B che lo cercavano, è prevalsa la linea dell'allenatore rosanero Filippi che tra Brunori e Cianci, per caratteristiche, ritiene il brasiliano più adatto al suo gioco. Fosse stato invece per Mirri, il presidente del Palermo, sarebbe arrivato Cianci, con tutto quello che poteva comportare nei costi che, tra cartellino e ingaggio (triennale) dell’attaccante, sarebbe stato circa 1 milione di euro. Mirri, alla fine, ha preferito assecondare il tecnico, invece di creare situazioni che avrebbero potuto comportare dei disguidi. Ha poi chiamato il presidente del Teramo per comunicargli il cambio di rotta spiegandogli com’era andata. Come riferito dall'edizione siciliana de La Gazzetta dello Sport, ha anche fatto una telefonata a Cianci, che già aveva le valigie pronte per raggiungere Palermo, per scusarsi e rincuorarlo.

La reazione del Padova

Sparisce quindi il concorrente numero uno per Cianci, e il Padova, in teoria, ha adesso un'autostrada davanti per assicurarselo. Ma bisogna prima capire se: il Teramo, avendo perso l'acquirente principale, deciderà di abbassare le pretese economiche o accontentarsi di una contropartita (difficile) e anche se il Padova, dopo aver avuto la sicurezza di incassare la sua percentuale su Matteo Lovato, deciderà di dirottare parte di queste risorse per acquisire il cartellino di Cianci, che è già un calciatore molto oneroso se si guarda all'ingaggio.