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Com’è andato l’esordio del Papu Gomez con il Padova

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L’agonia è finita. E chissà cos’avrà provato il Papu Gomez (una rinascita sportiva?) domenica pomeriggio, all’esordio con la maglia del Padova nel derby perso per 0-2 contro il Venezia all’Euganeo. Un incubo durato due...
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

L'agonia è finita. E chissà cos'avrà provato il PapuGomez (una rinascita sportiva?) domenica pomeriggio, all'esordio con la maglia del Padova nel derby perso per 0-2 contro il Venezia all'Euganeo. Un incubo durato due anni e prolungato di un mese a causa di un problema fisico che ha ritardato il suo rientro in campo. Ma adesso è tutto finito, per davvero. Nel corso della sua favolosa carriera di emozioni forti il Papu ne ha vissute eccome. A partire dalla più importante, la vittoria del Mondiale con la sua Albiceleste. Passando a quelle con i club, con l'Atalanta, club che lo ha reso iconico, al centro del suo universo calcistico. Ripercorrendo, poi, il suo passato: l'esordio tra i professionisti in Argentina con il Sarandì, il San Lorenzo, club che gli ha permesso di volare oltreoceano e di approdare nel calcio europeo. Catania, Metalist (in Ucraina), proprio l'Atalanta e il Siviglia, con cui ha vinto un'Europa League pur non scendendo in campo in finale contro la Roma di Mourinho nel 2023. Una carriera prestigiosa, ricca di emozioni, macchiata nel finale da una parentesi oscura (la squalifica per doping). Il PapuGomez è però rinato, come uomo e come calciatore, come ha più volte raccontato negli ultimi mesi, e vuole chiudere la sua avventura nel mondo del pallone facendo ciò che ama di più, giocare a calcio. Di certo non poteva smettere dopo quella minuscola parentesi a Monza prima della squalifica, durata una sola partita contro la Salernitana. E così ha scelto Padova, con cui ha esordito domenica scorsa, per chiudere in bellezza, facendo sul serio. Il Papu è più ambizioso che mai. Ma andiamo a ripercorrere il suo esordio con i biancoscudati, in un pomeriggio negativo per il Padova, uscito sconfitto dall'Euganeo contro il Venezia.

Il riscaldamento dell'argentino: ma quale freddo?

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Domenica pomeriggio a Padova fa freddo. Con il calare del sole la temperatura si abbassa notevolmente e i giocatori scendono in campo per il riscaldamento tutti imbacuccati. Soprattutto quei calciatori che iniziano la partita dalla panchina. Tutti tranne il Papu, in pantaloncini corti. L'emozione di ritornare a calcare un prato verde in una gara ufficiale è talmente enorme che l'argentino il freddo non lo sente proprio. Ma anzi, Gomez brucia di una voglia contagiosa di rientrare in quel rettangolo verde che è casa sua. Lo farà nel secondo tempo, spedito in campo da Andreoletti (leggi qui le sue dichiarazioni in vista della partita con il Pescara) dando soltanto un assaggio della sua immensa classe, che potrà d'ora in poi tornare ampiamente utile alla causa patavina.

L'esordio del Papu Gomez con la maglia del Padova

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Musica, bambini festanti, qualche birra (per gli adulti) e derby Padova-Venezia. Tutto perfetto, non fosse che i tifosi veneziani sono solo 67 e che il clima a inizio partita è a dir poco teso. La Fattori non canta per i primi 20' di gioco e tutto d'un tratto pare di essere tornati alla scorsa stagione, quando un silenzio tombale avvolgeva ogni weekend l'Euganeo, se non nelle partite più importanti. Poi il derby si accende anche sugli spalti, ma il Padova è già sotto. Busio ha colpito. Nella ripresa Andreoletti manda a scaldare fin da subito diversi giocatori, tra cui il PapuGomez, che al 58' fa il suo esordio, scendendo in campo assieme a Buonaiuto. Fuori Seghetti e Ghiglione, si passa al 3-4-2-1, con i due nuovi subentrati sulla trequarti, a supporto di bomber Bortolussi. Il Papu gioca nella sua zona preferita di campo, quella che l'ha reso un campione e da cui sono nate le migliori giocate e prestazioni della sua carriera. Sul centro-sinistra della trequarti il classe '88 prova subito a entrare nel vivo del match, accorcia per farsi dare la palla e dà indicazioni ai suoi compagni. Gomez smista e crea gioco e le azioni del Padova, con lui e Buonaiuto in campo, sono più fluide. E le occasioni da gol, con i biancoscudati sotto di due reti per il bis di Yeboah su calcio di rigore per un fallo in area di Barreca, arrivano. Bortolussi ne sciupa due, Buonaiuto una, per citare solo le più importanti. Il tempo, però, scorre e il Venezia festeggia. La prima del Papu non è andata come tutti speravano. Ma c'è tempo per rimediare. Magari già a Pescara. Intanto, e questa è già un'ottima notizia, se non la migliore, il Papu è tornato.

Il ruolo del Papu e quanto minutaggio avrà  con il Pescara

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Andreoletti è stato chiaro. La qualità serve sempre, ma i giocatori devono sacrificarsi e correre a più non posso, mettendo il cuore e l'anima in campo. Caratteristiche che non sembrano mancare al Papu, nonostante l'età. L'argentino dovrà però spremersi saggiamente per non consumarsi troppo in fretta, ma in quale porzione di campo? Contro il Venezia di Stroppa ha giocato da trequartista di sinistra di un 3-4-2-1, a volte abbassandosi nel ruolo di mezzala sinistra nel tipico 3-5-2 andreolettiano. Ma Gomez, in questo Padova, potrà giocare anche da seconda punta al fianco di Bortolussi. Lasagna è out fino a gennaio e chissà che Andreoletti non possa ridisegnare il proprio reparto offensivo con un puro trequartista a supporto della punta (come ha già fatto con Bortolussi e Buonaiuto). L'ipotesi più concreta, in ogni caso, rimane quella di un ruolo ibrido tra la mezzala sinistra e il trequartista di sinistra. Un vero e proprio fantasista di centrocampo, che non dovrà solo creare gioco e svariare per non dare punti di riferimento, ma che avrà anche il compito di aiutare il resto della squadra in fase di ripiegamento. Contro il Pescara lo rivedremo in campo, ma non dall'inizio. Avrà spazio, ma potrebbe giocare qualche minuto in meno rispetto ai quasi 40' giocati con il Venezia, recupero compreso. Parola di Andreoletti. Chiaro che se la partita non dovesse mettersi sui binari giusti, allora il suo apporto potrebbe risultare decisivo e potrebbe trovare più minutaggio.