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Con Pillon in panchina è un Padova da playoff

I numeri parlano chiaro: la classifica delle ultime dodici giornate, quelle sotto la gestione di Giuseppe Pillon, vede i biancoscudati al quarto posto (sei vittorie, cinque pareggi e un ko), davanti a formazioni come Alessandria e Pavia che hanno...

Tommaso Rocca

I numeri parlano chiaro: la classifica delle ultime dodici giornate, quelle sotto la gestione di Giuseppe Pillon, vede i biancoscudati al quarto posto (sei vittorie, cinque pareggi e un ko), davanti a formazioni come Alessandria e Pavia che hanno investito cifre importanti anche a gennaio per puntare alla promozione. Meglio di Diniz e compagni hanno fatto solo la capolista Cittadella (dieci vittorie e due sconfitte), il Pordenone, che ha appena interrotto una serie di otto successi, e il Bassano che vanta una vittoria in più a fronte di un pareggio in meno.

In questo lasso di tempo, proprio insieme ai vicentini, il Padova è la squadra che ha perso di meno (solo il derby all'Euganeo) e che ha subìto meno reti, a livello complessivo (sei, contro le sette di Reggiana e le otto del Pordenone) e in casa (due come Reggiana e Bassano), ma anche sul fronte dei gol realizzati (sesto posto a quota 16) le cose non vanno poi tanto male. In particolare quello del Padova è il quinto attacco in formato trasferta con nove marcature alle spalle di Alessandria, Pordenone, Cittadella e Bassano. Fuori casa sono arrivati nel complesso due soli ko (a Cittadella e un girone fa a Pavia), con i rimpianti, estendendo il discorso alla gestione Parlato, per le vittorie non ottenute a Renate (rigore fallito a tempo scaduto) e Cremona (due legni colpiti) con le quali la squadra sarebbe a un punto dal quarto posto.

Proiettando simili dati in chiave futura e analizzando il borsino e il calendario del girone A, appare subito chiara l'importanza del prossimo trittico di incontri che attendono di qui a Pasqua l'undici di Pillon che dovrà affrontare gli scontri diretti con Pavia e Pordenone, per poi ospitare l’ostica Cremonese. Restando in corsa per i play off dopo questi impegni, ci sono buone possibilità che la fiammella possa restare accesa fino al termine della stagione regolare, visto che il Padova si dovrà poi misurare con le quattro formazioni che occupano gli ultimi posti della classifica parziale di questo periodo - in sequenza Cuneo, Pro Patria, Albinoleffe e Giana Erminio (la prima e la terza fuori casa) - per poi decidere il proprio destino negli incontri da "dentro o fuori" a Bassano e all'Euganeo con l'Alessandria.

Ormai fuori portata il Cittadella, restano infatti in corsa per i playoff (due o tre posti) le sei formazioni raccolte in nove punti tra i 47 del Pordenone e i 38 dei biancoscudati. Proprio i friulani, per fare un esempio, sono ora attesi da un ciclo terribile che li vedrà impegnati contro Bassano, Padova, Alessandria, Reggiana, Feralpi e Cittadella, oltre al Pavia alla penultima giornata. A sua volta il Bassano, già detto della sfida con il Pordenone, deve ancora affrontare Pavia, Cittadella, Padova e Reggiana. E la stessa Alessandria non dorme sonni tranquilli (tra le altre avversarie, Cittadella, Pordenone, Pavia, Sudtirol, Reggiana e Padova). Sulla carta più agevole il finale di torneo del Feralpi che per sei volte si misurerà con le ultime della classe, ma i bresciani non sempre hanno dato il loro meglio negli impegni sulla carta più agevoli. In poche parole, il meglio deve ancora arrivare.

(da Il Gazzettino)