Della Latta, addio con polemica. Ma le colpe sono anche sue

Simone Della Latta lascia Padova per approdare alla Carrarese, si chiude dunque dopo due anni l'esperienza del centrocampista toscano in biancoscudato. Non una pedina qualsiasi, ma un giocatore molto importante di questo biennio (biennio che sarà ricordato soprattutto per le due finali consecutive perse purtroppo). Il saluto, affidato al profilo facebook personale, non è però di quelli cuoricini e lacrime, anzi, ci sono i numeri nudi e crudi sbattuti lì a ricordare il suo contributo e la stoccata: "Non dovrebbero essere scontati in certe realtà. E mi fermo qui" a voler lasciar intendere altre questioni.

Aldilà del "Non dovrebbero essere scontati in certe realtà" quasi a dire che Padova è una squadra sfigata di serie C che deve baciarsi le mani ad aver trovato un centrocampista che fa tanti gol, manca anche l'aspetto dell'autocritica che, fosse stato onesto con se stesso, avrebbe dovuto accompagnare all'evidenza del contributo positivo. Perchè non ci sono solo gol e assist, ma anche lunghi momenti di down, prestazioni di molto inferiori alle aspettative, poca personalità nei passaggi chiave della stagione. E tutto ciò, nonostante sia stato l'unico a rinnovare il contratto con Sogliano. La riconoscenza c'è stata da parte dei tifosi e della società, ma il pacchetto finale comprende anche le doverose critiche (le stesse riservate a Chiricò e Ronaldo per dire). D'altra parte se sia Pavanel che Oddo lo hanno spesso messo da parte un motivo c'era. Della Latta, come i già citati Ronaldo e Chiricò, è stato croce e delizia, in bilico fino alla fine tra eroe e sfortunato perdente. Tutti i big di questo biennio hanno contribuito a fare del Padova una squadra di vertice ma nello stesso tempo sono riusciti nell'impresa di perdere due finali playoff, oltre che due primi posti. Dunque, in bocca al lupo per la nuova avventura, ma perchè questo rancore?

Qui sotto il post di Della Latta, dopo l'ufficialità della sua cessione alla Carrarese.