Due cose che ci insegna il Lecco su questa categoria

La vittoria del Lecco ai playoff ha spiazzato tutti ma rientra in un trend generale degli ultimi anni in serie C. Il Padova, da questo risultato, può trarre sicuramente due conclusioni. La prima, la più evidente, è che il super budget (a differenza delle due categorie superiori serie A e serie B) non garantisce il massimo risultato. Il Südtirol l'anno scorso aveva ottenuto la promozione dopo un ragionato percorso di diversi anni, con spese contenute rispetto ad altre big del girone. Lo stesso si può affermare della FeralpiSalò, che ha messo alle spalle quest'anno Vicenza, Pordenone, Padova e anche Triestina. Ai playoff, sempre quest'anno, ha trionfato il Lecco con 911.184 euro di monte ingaggi (esclusi i bonus di 255.300 euro), per capirci di poco superiore all'Arzignano. I fatti dicono che questa categoria, in particolare il girone settentrionale, è in grado di livellare drasticamente la cifra tecnica di tutte le squadre, facendo emergere altri valori: amalgama del gruppo, idee tattiche, pressione della piazza, sicuramente anche un po' di buona sorte.

Un'altra conclusione che si può trarre riguarda la formula playoff. Negli ultimi quattro anni, dopo la più recente riforma, hanno vinto gli spareggi tre seconde e una terza, a testimonianza del fatto che saltare i primi turni (pur con una lunga pausa) ha un peso decisivo. Nel 2019/20 la Reggiana (seconda in campionato) ha battuto il Bari, poi l'Alessandria (seconda), poi il Palermo (terza), quest'anno il Lecco (secondo a pari del Pordenone).

Il fatto che l'anno prossimo il Padova avrà nel girone probabilmente il Brescia e qualche altra squadra che spenderà sicuramente di più per allestire il proprio roster, non deve gettare nello sconforto la tifoseria. Come abbiamo ribadito a più riprese su queste pagine, il budget biancoscudato è sufficiente per puntare al primo posto. E ricordiamoci che, spesso, la differenza alla fine la fanno più i Liguori che i Ronaldo.