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È un Padova che fa già battere il cuore: l’amara retrocessione è solo un ricordo

Capiamoci, è prestissimo per suonare le trombe. L’altalena del campionato ci porterà anche giù, a bofonchiare per qualche brutta caduta. Ma vedere questa partenza-razzo del Padova, che, sotto sotto, in pochi si aspettavano, è una...

Redazione PadovaSport.TV

Capiamoci, è prestissimo per suonare le trombe. L'altalena del campionato ci porterà anche giù, a bofonchiare per qualche brutta caduta. Ma vedere questa partenza-razzo del Padova, che, sotto sotto, in pochi si aspettavano, è una meraviglia: il gruppo sta cominciando a cementarsi (e sappiamo quanto sia importante il legame tra i giocatori), i tifosi si stanno riavvicinando alla squadra (vedi campagna abbonamenti), e le scommesse potrebbe già non essere più tanto scommesse.

Sasà Sullo, poche chiacchiere e tanti fatti. Una di queste scommesse, almeno in estate, era l'allenatore. Cresciuto in panchina a pane e Ventura, non è certo stato accolto in pompa magna a Padova. Avvolto dallo scetticismo, perché le aspettative sono sempre piuttosto alte da queste parti, il suo arrivo non ha scaldato i cuori: colpa forse di quell'immagine un po' sbiadita negli ultimi anni dell'ex Ct della nazionale. Sullo invece sta dimostrando con i fatti di avere la tempra giusta per stare in prima fila e proporre il suo calcio. Anche in un campionato complicato come quello di C, dove i pronostici iniziali sono spesso sovvertiti sul campo di battaglia. Qualche scelta coraggiosa l'ha già fatta: vedi il lancio da titolare di Lovato (classe 2000) e la panchina riservata a un calciatore di grande esperienza e carisma come Cherubin. Come a dire, debuttante ma con le idee molto chiare.

Proprietà silenziosa ma presente. Dopo la presentazione in conferenza stampa a maggio scorso, abbiamo sottolineato la qualità del nuovo vertice societario. Aspettando di completare il giudizio con le scelte dell'area tecnica. La coppia Sogliano-Sullo riflette bene sul campo lo stile della proprietà: pacato e mai sopra le righe, presente ma silenzioso. E intanto, sul ponte di comando, c'è da registrare un altro ingresso, sempre dal mondo dell'alta finanza, è arrivato a rinforzare la società Alain Schibl, già attivo nel mondo del calcio.

Tifoseria. Dagli spalti scrosciano già applausi, la retrocessione è solo un ricordo: un Padova che mostra di volta in volta facce diverse ma vincenti: prima spietato e esagerato (chiedere al Fano), poi cinico e robusto (a Modena). Questo primo scorcio di campionato mostra una squadra pronta a recitare un ruolo da protagonista, senza timore di essere inferiore a nessuno. E la piazza è più unita che mai.