L'analisi

È un Padova che va in difficoltà contro gli avversari che “picchiano”

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Biancoscudati poco ispirati, specie nella ripresa. Le piccole del girone cominciano a conoscere il gioco di Caneo e provano ad annullarlo in tutti i modi

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova ritrova equilibrio e solidità dopo la disfatta di Crema, ma è ancora distante dalla versione scintillante ammirata nelle prime partite. La sensazione dopo Padova-Virtus Verona è che la squadra di Caneo soffra molto le avversarie che non lasciano giocare, che si chiudono a riccio e che non disdegnano le maniere forti, ai limiti del consentito (spingendosi anche oltre, quando viene loro contentito da arbitraggi un po' troppo all'inglese). Per la prima volta ieri in sala stampa l'allenatore biancoscudato (espulso durante la partita per proteste) ha fatto notare questo particolare, il Padova è squadra (come abbiamo visto) che punta a giocare sempre, con l'unico obiettivo di andare a fare gol, e andrebbe tutelata maggiormente.

Attenzione però a sottovalutare questo tipo di (non) gioco da parte delle avversarie del girone: Caneo ha spiegato come il suo Padova "se trova squadre più aperte, ha più possibilità di fare male", ma sono numericamente di più le squadre che non giocano aperte, che ormai hanno studiato il Padova (Gigi Fresco ieri in sala stampa: "Lo abbiamo visto e rivisto in settimana") e cercano di annullare il suo gioco con le buone o con le cattive. Il rischio è che l'estetica di Caneo rimanga un esercizio di stile confinato a qualche bella partita durante la stagione, senza tradursi alla fine in una classifica soddisfacente per questo pubblico. Insomma, bisogna pur ricordarsi che siamo in serie C e che nel girone un buon numero di formazioni proveranno a costruire la propria salvezza anche con pareggini come quelli visti ieri.

Venendo ai singoli, invece, si è vista ieri nella ripresa un'involuzione da non prendere sotto gamba. A fare da contraltare a un buon primo tempo, abbiamo visto una seconda parte davvero poco ispirata. In tanti hanno menzionato le assenze di Liguori e De Marchi, ma oggi bisogna puntare più l'attenzione sui presenti. Piovanello è sempre vivace (ieri il più pericoloso forse, insieme all'altro padovano Vasic) ma manca ancora di concretezza (giocare nel tridente di Caneo ed essere ancora a secco dopo 8 partite comincia a essere un punto negativo), Ceravolo paradossalmente ha forse fatto meno bene rispetto a Crema e Russini e Gagliano non hanno lasciato traccia. Caneo a fine partita ha parlato di cambiamenti in vista di Trieste (tenendo presente che non saranno recuperati i giocatori ieri assenti).

LE NOSTRE PAGELLE Donnarumma 6; Belli 6, Valentini 6, Ilie 6; Vasic 6,5, Cretella 5, Dezi 6, Jelenic 6 (Radrezza sv); Piovanello 6 (Ghirardello sv), Russini 5 (Gagliano 5); Ceravolo 5,5 (Franchini 5,5).

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