tutto padova

EDITORIALE | Padova, reagisci: il primo posto è cosa tua

EDITORIALE | Padova, reagisci: il primo posto è cosa tua - immagine 1
Sette partite, due punti di vantaggio più il bonus scontro diretto: in finale è thriller
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Un passo avanti e due indietro, e così inesorabilmente il margine si assottiglia. La sconfitta di Meda è il primo allarme rosso in casa biancoscudata. Dietro un avversario famelico con la bava alla bocca che trova sempre nuova linfa, che si nutre delle nostre incertezze, delle paure che ci arrivano dal passato. E così il finale di questa sceneggiatura, che a un certo punto (sul +10 di vantaggio) aveva tutta l'aria di essere quella di una spensierata commediola con lieto fine inevitabile, diventa un thriller. Dei peggiori, quelli che ti tengono con il fiato sospeso e gli occhi sbarrati.

Il primo posto ora scotta, una posizione occupata stabilmente e autorevolmente fino adesso dalla truppa biancoscudata. L'asticella certo è altissima, con questi punti in un'altra situazione avremmo tutti solo elogi per squadra e club. Oggi non è così perchè sappiamo da queste parti che conta solo arrivare primi, tutto il resto, qualsiasi risultato diverso da questo finirebbe in una voragine scura che cancella tutto. Record, complimenti, prospettive.


Da qui in poi conteranno soprattutto personalità e carattere, in seconda battuta le strategie e le scelte tattiche. A Meda è stata la prima partita sbagliata da Andreoletti, che ha azzardato il turn-over nel match sbagliato, forse più da buon samaritano che da allenatore consapevole. Ovviamente in buona fede con l'unico scopo di voler premiare l'intero gruppo. Ci siamo giocati l'ultimo bonus, ora, non possiamo più permetterci passi falsi se non un pareggio nelle prossime sette gare.

Come si porta a casa questo campionato adesso? Rimaniamo dentro metafora: Andreoletti ora deve completare il suo capolavoro, con gli ultimi tasselli del mosaico, che sono quelli più difficili da posizionare. Anche lui è consapevole che senza quegli ultimi pezzi, la sua opera incompiuta lo renderebbe alla pari degli ultimi allenatori passati di qui (Pavanel, Oddo, Torrente). Lo stesso lo sanno i giocatori. Contratti, carriera, gloria: passa tutto da questa promozione. Può essere una svolta anche per loro. Servirà la massima concentrazione (l'ipotesi ritiro non può essere scartata a priori), scelte tecniche mirate e meno cervellotiche possibili (Bortolussi oggi non può stare in panchina), il sostegno totale della piazza. E qui torniamo sempre al vulnus di quest'annata... Vero è che le tre sconfitte sono maturate in trasferta, ma l'Euganeo al completo sarebbe sicuaramente uno stimolo in più. Come abbiamo scritto qualche editoriale fa, ricordiamoci di quel bene superiore che deve andare oltre ogni divergenza e incomprensione.