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Forlì-Padova, le pagelle: Neto e Madonna imperversano, bene Dettori e Favalli, ma in avanti c’è chi delude

Bindi 6,5: Spettatore non pagante fino alla soglia della mezz’ora di gioco, si rende poi protagonista di due interventi maiuscoli: il primo al 38’ su punizione di Cammaroto, il secondo su Spinosa al 51’. Nel mezzo, la parabola vincente di...

Alessandro Vinci

Bindi 6,5: Spettatore non pagante fino alla soglia della mezz’ora di gioco, si rende poi protagonista di due interventi maiuscoli: il primo al 38’ su punizione di Cammaroto, il secondo su Spinosa al 51’. Nel mezzo, la parabola vincente di Capellini che lo costringe a raccogliere il pallone dalla rete.

Cappelletti 6: Quasi mai in affanno, cerca con buon profitto di contenere l’esuberanza di Spinosa e Capellini.

Emerson 5,5: Prestazione macchiata da qualche sporadica sbavatura, come il troppo timido approccio all'avversario sul gol di Capellini. In più, a latitare oggi è anche stata la sua consueta precisione in fase di impostazione arretrata. Non certo una prestazione coi fiocchi.

Russo 6: Pulito ed essenziale, rintuzza con efficacia le rare avanzate forlivesi che si sviluppano dalle sue parti. L’unico errore lo commette nei minuti finali, ma per sua fortuna Succi non ne approfitta.

Madonna 7: Tra i migliori in campo, si rivela vivace e propositivo sin dai primi minuti, scorrazzando in continuazione sulla destra alla ricerca del cross in mezzo o dell’inserimento in area di rigore. Indispettito dalla mancata zampata di Altinier sul suo “cioccolatino” del 22’, tenta nella ripresa di trafiggere Turrin in prima persona. Categoria superiore.

Mazzocco 5,5: Parte discretamente, cerca anche la conclusione a rete, ma poi soffre il ritorno del Forlì nell’ultima fase della prima frazione. Volenteroso ma poco incisivo nella ripresa, viene sostituito al 65’.

(dal 65’ De Cenco 5): Entra con un solo compito: sfruttare le occasioni in area di rigore. Gliene si presentano due, nitide, ma le sciupa malamente.

Mandorlini 6: Preferito a sorpresa al neoarrivato Berardocco in cabina di regia, gestisce con ordine i ritmi della manovra, senza mai prendersi troppi rischi. Qualcosina accusa in fase di contenimento, ma nel complesso non demerita.

Dettori 6,5: E’ il “cuore” del Padova, tocca come al solito decine di palloni e li gestisce con sagacia e sicurezza. Non trova lo spazio per concludere a rete, ma in compenso offre ad Altinier prima e De Cenco poi due palloni d’oro, che chiedevano solo di essere spediti alle spalle di Turrin.

Favalli 6,5: Qualche discesa in meno rispetto a Madonna, ma anche nel suo caso fluidità e intraprendenza sulla sinistra. Cerca il gol dalla distanza, ma Turrin abbassa la saracinesca.

Altinier 5: Due grosse occasioni fallite, gli innumerevoli anticipi ai suoi danni dei difensori avversari, quel pallone perso nell’azione del gol di Capellini… Giornata nera per il Duca, di quelle da dimenticare. Ma questa, signori, è la vita del centravanti. Questione di periodi, di fortuna, di ispirazione. Un nuovo gol, e tutto può cambiare.

(dal 65’ Germinale 6): Qualcosa cerca di combinare, facendo a sportellate qua e là e tentando anche la fucilata dalla distanza. Buona determinazione.

Neto Pereira 7: Prima gara da trentottenne per il brasiliano ex Varese, che nonostante l’affollamento delle candeline sulla recente torta di compleanno sfodera una prestazione tutta classe e sacrificio, quasi a dileggio dei rudi difensori avversari. Ispiratore della manovra offensiva, troverebbe anche il gol, ma arbitro e guardalinee non risultano dello stesso parere. Chissà altrimenti come sarebbe andata…

(dal 71’ Alfageme 6): Gioca venti minuti, si posiziona sull’esterno, ma di palloni ne tocca davvero pochi, non per sue colpe. Ai limiti del senza voto.