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I prossimi avversari del Padova: l’Alessandria di Angelo Gregucci

Una squadra partita con i favori del pronostico e che dopo un inizio di campionato balbettante, che ha portato all’esonero di mister Beppe Scienza, ha ritrovato la giusta dimensione con l’arrivo in panchina di Angelo Gregucci che ha portato...

Tommaso Rocca

Una squadra partita con i favori del pronostico e che dopo un inizio di campionato balbettante, che ha portato all’esonero di mister Beppe Scienza, ha ritrovato la giusta dimensione con l’arrivo in panchina di Angelo Gregucci che ha portato l’Alessandria fino al vertice della classifica perso solo nell’ultima giornata del 2015 dopo il pareggio interno con la Reggiana. Gli investimenti fatti dai piemontesi in estate sono di quelli importanti, tipici di una squadra che vuole ottenere la promozione dopo che i playoff sono sfuggiti ai grigi nella scorsa stagione chiusa al quinto posto. La formazione piemontese quest’anno ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per centrare la promozione in serie B, tanto che continua ad essere in corsa anche per la Coppa Italia di Lega Pro e sorprendentemente anche nella Tim Cup dove ha già raggiunto i quarti di finale dopo aver battuto due squadre di serie A come Palermo e Genoa e ora ad attenderla per guadagnarsi la semifinale, che avrebbe del sensazionale, c’è lo Spezia. A conferma dell’ottimo livello della rosa a disposizione di Gregucci la squadra non ha per nulla risentito dei doppi impegni settimanali dato che è reduce in campionato da una striscia positiva di 7 gare fatte di 5 vittorie e 2 pareggi e l’ultima sconfitta risale al 31 di ottobre quando i grigi furono sconfitti 2-1 dal Cittadella negli ultimi minuti della sfida del Tombolato. Mister Gregucci schiera solitamente la squadra con un offensivo 4-3-3, modulo in grado di mettere in risalto le qualità offensive dei suoi giocatori con maggior talento, in primis l’attuale capocannoniere del girone Bocalon, già a segno 10 volte in questo campionato e pericolo numero uno per sabato. In porta nelle ultime gare ha giocato Gianmarco Vannucchi, portiere classe ’95 cresciuto nel settore giovanile della Juventus che ha superato nelle gerarchie, anche a causa di un infortunio il più esperto Nordi. I quattro della linea difensiva sono quasi sempre i soliti e dunque con ogni probabilità sabato vedremo in campo Vedran Celjak, croato ex biancoscudato (stagione 2013/14) sulla destra, Roberto Sabato sulla sinistra, mentre i due centrali saranno l’uruguaiano ex Cittadella Christian Sosa e il capitano Santiago Morero, argentino che ha vestito oltre 50 volte la maglia del Chievo Verona in serie A. Qualche dubbio in più Gregucci potrebbe averlo sui tre centrocampisti; il recupero da un infortunio del brasiliano Adriano Mezavilla, ex Cesena e Juve Stabia, spingerà quasi certamente in panchina uno tra l’ex Cittadella Vitofrancesco e Gianluca Nicco, l’anno scorso in B a Perugia, con quest’ultimo favorito per partire dall’inizio, anche se Mezavilla alle volte è stato schierato come terzino sinistro. Maglia da titolare che è invece una certezza per uno dei tanti ex Altoadige, Simone Branca, il più offensivo tra i mediani schierati in mezzo, annunciato in gran forma. Nel reparto offensivo Gregucci ha l’imbarazzo della scelta: presupposto che il veneziano Riccardo Bocalon è inamovibile al centro dell’attacco dei grigi per qualità e fiuto del gol, gli altri due posti potrebbero essere tra i dubbi dell’allenatore ex Vicenza. Manuel Marras e Manuel Fischnaller entrambi ex Altoadige sono i favoriti in quanto offrono anche discrete garanzie in fase di copertura ma giocatori come l’ex Verona Antimo Iunco e come Michele Marconi (una rete in serie A da giovanissimo con l’Atalanta) sono pronti per subentrare a gara in corso e risolvere le partite. Il mercato di gennaio ha portato ad Alessandria anche il terzino Nicolò Sperotto, al centro delle cronache per aver registrato in spogliatoio lo sfogo di mister Eziolino Capuano, e per questo messo fuori rosa dall’Arezzo. Ora il difensore si è unito ai grigi con i quali ha già raggiunto un accordo ed è già a disposizione. Le alternative a Gregucci non mancano neanche nel reparto centrale del campo dove il tecnico si può permettere di tenere in panchina giocatori del calibro di Massimo Loviso (visto in A con la maglia del Bologna, e con la maglia dell’Italia under 21) e Filippo Boniperti, nipote della leggenda della Juventus Giampiero e reduce da un infortunio che lo ha fermato nelle ultime settimane ma che ora pare recuperato grazie alla sosta. Più che una squadra la formazione piemontese è una vera e propria corazzata e la gara di sabato sarà per il Padova un bel test per capire veramente dove può arrivare. La gara del “Moccagatta” si annuncia spettacolare e il fatto che sia la prima dopo la sosta natalizia potrebbe regalare sorprese e indicazioni diverse da quelle attese alla vigilia. I biancoscudati affrontano una formazione che in casa ha vinto sei gare oltre ad un pareggio ed una sconfitta (le prime due davanti i propri tifosi con Feralpisalò e Cremonese), un test di grande valore dunque per la squadra di mister Pillon chiamata a qualcosa di simile ad un’impresa per tornare da Alessandria con dei punti.