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Il Mattino: contatti in atto tra Padova-Chievo. Il nuovo ds arriva da Verona?

GENOA, ITALY - FEBRUARY 19:  AC Chievo Verona Chairman Luca Campedelli looks on prior to the Serie A match between Genoa CFC and AC Chievo Verona at Stadio Luigi Ferraris on February 19, 2012 in Genoa, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Alle volte sono più utili le feste dei club che giri di telefonate, richieste di puntualizzazioni o conferme a “voci” che continuano a rincorrersi una dietro l’altra. Ebbene, alla conviviale del club “Amissi Biancoscudati”, andata in...

Redazione PadovaSport.TV

Alle volte sono più utili le feste dei club che giri di telefonate, richieste di puntualizzazioni o conferme a “voci” che continuano a rincorrersi una dietro l’altra. Ebbene, alla conviviale del club “Amissi Biancoscudati”, andata in scena l’altra sera a Cervarese Santa Croce, si è finalmente cominciato a capire qualcosa del futuro del Padova, chiamato a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di Lega Pro. In attesa di conoscere le decisioni della proprietà - un comunicato è annunciato per lunedì o martedì della prossima settimana, e più avanti dovrebbe essere organizzata una conferenza-stampa - appare sempre più vicino all’addio il direttore sportivo Fabrizio De Poli. Il lungo confronto in corso fra i due soci storici, Bepi Bergamin e Roberto Bonetto, avrebbe (il condizionale è d’obbligo, anche se i dubbi sono pochi) partorito, per il momento, una prima scelta, sofferta e dolorosa ma definitiva: congedo anticipato dal “direttore”. Il quale è legato, come l’ex allenatore Carmine Parlato, da un altro anno di contratto con il club di viale Rocco, e proprio in virtù di tale impegno non ha alcuna intenzione di dimettersi. Contatti con il Chievo. I segnali, del resto, sono chiari da tempo, al di là delle bocche più o meno cucite dei protagonisti: è noto che fra i Bonetto, soprattutto fra il vice-presidente Edoardo, e De Poli i rapporti sono ridotti all’osso. Il riavvicinamento, concreto, che c’è stato fra a.d. e presidente negli ultimi tempi presuppone invece che, oltre all’impegno di andare avanti insieme sulla strada imboccata nel luglio 2014, si sia raggiunta un’intesa a proposito del primo tassello dell’area tecnica, quello appunto dell’uomo che dovrà mettere mano all’organico biancoscudato 2016/17. E Bonetto avrebbe chiesto al socio espressamente di cambiare rotta. Quale alternativa, allora, suggerirebbe il titolare della Thema di Piazzola? Si è parlato di Giorgio Zamuner, attuale uomo-mercato del Pordenone impegnato nei playoff, e di Werner Seeber, anch’egli con la testa rivolta agli spareggi-promozione con il suo Bassano, a cui è vincolato sino al giugno 2017. Ma i dirigenti del Padova avrebbero dirottato molto di più le loro attenzioni sulla sponda veronese del Chievo, allacciando rapporti con il club di Luca Campedelli e particolarmente con il direttore sportivo Paolo Nember. Ovviamente è azzardato per ora ipotizzare se questi contatti produrranno qualcosa di significativo, ad esempio una serie di scambi di giocatori, ma questa è una pista da non trascurare nella definizione del prossimo organigramma biancoscudato. Che cosa vogliamo dire? Che potrebbe arrivare forse proprio dal Veronese il futuro dirigente chiamato a svolgere i compiti di diesse, un uomo dell’entourage di Nember. Siamo ai saluti. Ieri sera c’è stata la cena di fine stagione per dirigenti, squadra e staff tecnico, lontano da occhi e orecchi indiscreti, ma non si è parlato ovviamente di cosa riserveranno le prossime settimane, sebbene in mattinata Bonetto e De Poli si siano visti per valutare le posizioni contrattuali dei giocatori in scadenza. Un incontro necessario a definire la scaletta dei colloqui per il rinnovo o meno con la società. Ma, tornando alla festa degli “Amissi”, non poteva non colpire il discorso dello stesso De Poli ai presenti. «La società ha gettato le basi dopo il fango in cui si era caduti», ha sottolineato. «I soldi profusi sono stati tanti, ma la posizione finale raggiunta quest’anno è quella che ci meritiamo», ha aggiunto. «Un po’ di rammarico lo abbiamo, ed è per quella qualità che forse ci è mancata da agosto sino all’ultima partita. Comunque siamo una buona squadra ed è stata posta una base valida per il 2017. Ai tifosi dico che c’è bisogno della vostra passione e della vostra presenza, perché il Padova non può rinunciare al vostro attaccamento, che rappresenta la continuità dei veri appassionati di calcio». Nessun cenno al futuro, ma è sembrato il discorso di uno che ha già capito tutto. Si tratta solo di aspettare l’ufficialità del divorzio. (Da Il Mattino)