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Il trionfo di Andreoletti: dal passo falso di Benevento, al capolavoro-Padova

Andreoletti
Ha completato una cavalcata straordinaria, mettendosi in luce tra i tecnici emergenti più interessanti
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Matteo Andreoletti è il condottiero della serie B del Padova. Arrivato in estate circondato da un po' di diffidenza da parte della piazza padovana, nonostante le rassicurazioni del DS ("Vedrete, farà strada e tra qualche anno sarà uno dei migliori italiani, per noi sarà difficile trattenerlo" ammoniva sicuro Massimo Mirabelli), il giovanissimo tecnico (classe '89) ha confermato quelle qualità che erano esplose fragorosamente nell'annata con la Pro Sesto. Ha le qualità che si richiedono a un allenatore moderno, non basta un'idea di calcio chiara e una visione da trasmettere ai propri calciatori. Serve che quegli stessi principi di gioco siano trasmessi alla squadra con entusiasmo, sicurezza, affetto, accoglienza, serenità. Mettendo paletti precisi e cercando di essere intransigenti quando è necessario.

La diffidenza iniziale e i record

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A Padova Andreoletti ha lavorato inizialmente in un ambiente complicato, in una piazza scottata dalle delusioni degli anni precedenti, divisa e poco incline ad accettare passi falsi e tollerare incertezze nel cammino. Non solo il DS, in sostanza, ma anche tutto il tifo hanno preteso fin da subito un solo obiettivo, la serie B diretta. E lui, nonostante quest'asticella così alta, è riuscito a centrarla al primo colpo, pur (in tutta onestà) non avendo a disposizione la formazione più forte del girone. I record abbattuti piano piano, partita dopo partita, gli hanno dato credibilità e autorevolezza, ma nell'aria sembrava sempre aleggiare quel "Sì, ma...". E i fantasmi del passato sono tornati tutti insieme in quel pomeriggio di Caravaggio, indicato poi ieri nelle dichiarazioni post partita, come uno snodo chiave per lo scatto finale. Lì, in quell'occasione dopo il pari con l'Atalanta, si è accumulata quella riserva di rabbia e energia decisive per il controsorpasso e il trionfo finale.


La svolta nella carriera

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Adesso Andreoletti è un giovane allenatore da serie B. Le etichette nel calcio sono fondamentali e le producono i risultati. Trentenne, preparato, con una buona dialettica: l'allenatore del Padova, che ha due anni di contratto con i biancoscudati, si è fatto notare e il suo nome entra di diritto nel gruppetto di allenatori che avranno mercato e saranno al centro di chiacchiere e trattative nelle prossime settimane.

Come noto la sua carriera inizia nel 2013. Inizia come preparatore dei portieri al Lecco, all’età di 24 anni. Poi segue la Beretti della Pro Patria e lo switch effettivo avviene nel 2015. Il classe ’89 inizia dall’ambiente dilettantistico: prima il biennio alla guida del Seregno, poi dell’Inveruno, club con il quale vinse i play off di Serie D.  Andreoletti prosegue il viaggio con la Sanremese, la Pro Sesto e il Benevento. L’avventura in terra campana si interrompe malamente il 23 dicembre 2023, sembra anche a causa di dissidi interni con alcun giocatori. Andreoletti entra nel mirino di club di fascia inferiore (anche il Trento si era interessato a lui quest'estate), ma è il Padova a tendergli la mano grazie al ds Mirabelli, che ha dimostrato fin dall'inizio di credere ciecamente in lui. La seconda chance con una big della categoria.

Poi la storia è nota. A Padova il girone di andata è stato quasi perfetto: su 19 match, i biancoscudati hanno raccolto 16 vittorie e 3 pareggi. Poi le incertezze nel girone di ritorno con il rallentamento in trasferta, a partire da quella partita stregata dell’1 febbraio contro la Virtus Verona. Poi l'ultima inversione di marcia a Trieste. Il successo fuori casa non veniva centrato dal 19 gennaio scorso e, al Nereo Rocco, Crisetig e compagni hanno concretizzato il controsorpasso decisivo.

 

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