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Imbattuto ma potenzialmente terzo, il Padova ha bisogno di un’alternativa in attacco

Imbattuto ma potenzialmente terzo, il Padova ha bisogno di un’alternativa in attacco - immagine 1
Triestina e Mantova hanno un'indiscussa capacità di andare a rete in questo momento, il Padova invece si trova in "ristrettezza" là davanti
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Si celebra a ogni partita l'imbattibilità, che rischia però di diventare un dato sterile, una bandierina da sventolare mentre Mantova e Triestina mettono la freccia. Il super avvio di campionato dei biancoscudati è macchiato dai troppi pareggi: adesso il +4 dei virgiliani e la Triestina che domani potrebbe prendersi il secondo posto preoccupano un po' perchè se è vero che i campionati si vincono ad aprile, è altrettanto incontrovertibile che per avere chances concrete di primo posto non bisogna consentire alle avversarie di andare in fuga (che non fa che accrescere convinzione mentale, autostima e, non ultimo, voglia della proprietà eventualmente di investire ancora a gennaio...).

Il Padova, che è sicuramente meno attrezzato della Triestina e alla pari invece con il Mantova, non ha la stessa varietà offensiva di entrambe le rivali: i virgiliani possono contare su attaccanti con caratteristiche diverse come Fiori, Galuppini, Mensah, Monachello, Giacomelli (senza dimenticare il giovane mancino Bragantini). Chiunque si alterni nel tridente, anche a partita in corsa, sa fare male allo stesso modo. La Triestina ha due terminali come Lescano, Redan dal piede "caldissimo", può contare poi su Finotto e Adorante, e alle spalle D'Urso o El Azrak. Il Padova in questo momento, solidissimo da metà in giù, non ha la stesso brio davanti, l'unico in grado di saltare l'uomo (Russini) è out, De Marchi (poco prolifico ma con caratteristiche sempre utili al gioco di Torrente) rimarrà fuori fino a fine 2023.


Se Liguori-Bortolussi non sono in palla (come sta succedendo ultimamente), Palombi da solo non può essere l'unica medicina e gli "adattati" (Capelli, Varas) non possono essere una soluzione realistica dal primo minuto. In questo momento, la differenza (al netto di cali di tensione, errori sotto porta, approccio mentale) la sta facendo proprio la diversa struttura dei reparti avanzati. Quella che ti permette di trasformare un pareggio in una vittoria. Il Padova, in questa situazione di classifica, ha - diremo quasi - il dovere di porre rimedio. Il mercato si avvicina, ma sapete chi è ancora svincolato? Diego Farias (dopo l'ultima stagione con la maglia del Benevento): un contratto di sei mesi con premi a obiettivo davvero non potrebbe allettarlo un po'? In fondo non c'è proprio la fila per lui e in C può sicuramente dire la sua.

 

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