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Kirwan: “Sto lavorando per tornare entro fine marzo e dare una mano nel rush finale”

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Kirwan in questi giorni sta continuando a lavorare alla Guizza per recuperare dal suo infortunio

Tommaso Rocca

Ecco le dichiarazioni di Niko Kirwan, al lavoro anche in questi giorni per avvicinarsi al ritorno in campo dopo il brutto infortunio di inizio stagione: “Sto lavorando alla Guizza, anche oggi, un giorno faccio corsa, un giorno faccio forza per rendere sempre più stabile il ginocchio. Per il pieno recupero di solito servono 6-7 mesi ma è molto soggettivo: c'è chi in 4 mesi e mezzo si sente già bene e dopo 6 gioca la prima partita ufficiale, chi invece magari ha il ginocchio che si gonfia e fa un po' male e deve aspettare un po' di più. Penso che a fine marzo sarò di nuovo in campo coi miei compagni, ma ora penso solo a lavorare giorno per giorno e concentro tutte le mie energie sul pieno recupero. Stiamo facendo un lavoro quasi maniacale, non voglio forzare nulla e poi rischiare magari di allungare i tempi. E' la prima volta che ho un infortunio del genere. Vedere i tuoi compagni che escono dallo spogliatoio per andare al campo a fare allenamento mentre tu invece te ne devi andare in piscina o a fare forza è dura. Stare fuori non piace a nessuno, io sono sempre stato uno da 35 partite l'anno quindi potete immaginare che per me  la sofferenza è doppia. Mi sono messo in testa di pensare solo a lavorare giorno dopo giorno per tornare quello di prima, anzi più forte di prima per dare una mano ai miei compagni nel rush finale del campionato. Mi piace essere leader nello spogliatoio, indipendentemente dalla fascia di capitano che è giusto che vada a chi ha più esperienza come Valentini, Donnarumma e Germano. Ho 27 anni e mi fa piacere aiutare i giovani, dare un consiglio a un giocatore in difficoltà, mettermi a disposizione. Che idea mi sono fatto della situazione? Non è mai bello quando viene esonerato un allenatore perché è una sconfitta per tutti. All'inizio giocavamo un bel calcio, poi le squadre hanno iniziato a conoscerci e hanno capito come fermarci e siamo calati. Il gruppo è nuovo, con tanti giovani, è normale che ci possa essere un periodo così. Però siamo il Padova e dobbiamo sempre tentare di puntare in alto, quindi bisogna mettersi tutto alle spalle e darci dentro nel girone di ritorno. La classifica è corta, bastano due vittorie e ti ritrovi nella parte alta della classifica. Le prime gare del nuovo anno saranno fondamentali in questo senso, così come è stato fondamentale vincere contro la Pro Vercelli l'ultima partita del 2022. Torrente? “La prima impressione è positiva, ma ci siamo incrociati davvero poco fino ad ora perché io sono sempre in infermeria. Ho visto che ha la sua idea e il suo modo di vedere il calcio e sta portando aggressività e voglia di vincere".

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