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La Gazzetta dello Sport, un Padova da luna park: segna 5 gol, ne prende 3 ma alla fine torna primo

Della Latta con Ronaldo

Il festival del gol, ma anche degli errori e delle emozioni. Per tornare in vetta (agganciando il Südtirol, clicca qui per leggere la classifica) il Padova non si è fatto mancare nulla, in una partita che sembrava incanalata a senso unico in...

Redazione PadovaSport.TV

Il festival del gol, ma anche degli errori e delle emozioni. Per tornare in vetta (agganciando il Südtirol, clicca qui per leggere la classifica) il Padova non si è fatto mancare nulla, in una partita che sembrava incanalata a senso unico in favore della squadra di Mandorlini dopo una ventina di minuti, ma che si è trasformata in un secondo tempo sulle montagne russe. La Vis Pesaro dopo l’inizio da dimenticare (tre gol presi nei primi 21’), ha cercato di rimanere compatta, prima con la rete nel finale di tempo di Gennari, ma soprattutto nella ripresa quando sotto 4-1 ha avuto una fiammata con la doppietta di De Feo (il secondo su rigore, dopo un contatto Curcio-Cannavò), cullando anche il sogno dell’incredibile rimonta dopo i cambi di Di Donato e incassando poi il 5-3.

Prova di forza

Il Padova per un’ora ha dimostrato la sua forza e i suoi pregi: la qualità di Ronaldo, che si è inventato giocate, assist e il vantaggio dopo un’azione personale. Qualità e quantità quella di Saber, un altro di quei giocatori che quando c’è consente di dare una velocità diversa al motore del Padova. In più l’assist per la deviazione di testa di Nicastro per il raddoppio, attaccante sempre presente sotto porta e che con la sua doppietta (7 gol in tutto) conferma la potenza del Padova in attacco, il migliore del girone con 26 gol. Due gli altri protagonisti. Bifulco: rete del 4-1 in slalom e colpo di punta sull’angolo. E De Feo, trascinatore della Vis con due marcature. A far calare definitivamente il sipario è stato il sinistro di Curcio. E’ un Padova in testa a 26 punti (16 conquistati all’Euganeo), ma che ha ancora margini di crescita: va migliorato l’aspetto difensivo – ha ammesso Andrea Mandorlini – ma ci sono state tante cose positive da sottolineare. Sono stati fatti anche cinque gol».

Da La Gazzetta dello Sport