L’avversario della decima giornata: lo Spezia di D’Angelo che prova la risalita

Fa un pò specie pensare che solo quattro mesi fa lo Spezia era a 90 minuti (con 2 risultati su 3 nella finale di ritorno playoff con la Cremonese) dalla Serie A mentre ora viaggia in crisi di risultati con l'ultimo posto in classifica appena abbandonato grazie alla prima vittoria stagionale arrivata nello scorso turno grazie alla roboante vittoria ad Avellino (0-4, con 3 reti negli ultimi 10 minuti) complice anche il rosso al centrocampista degli irpini Palmiero che ha permesso ai bianconeri di giocare un tempo intero in superiorità numerica. Si perché nonostante l'ultimo squillo la squadra di mister D'Angelo ha iniziato il campionato in modo terribile: 3 pareggi e 5 sconfitte, un inizio davvero inaspettato e per certi versi tragico che comunque non ha visto la società procedere al cambio di guida tecnica provando ad uscirne con il tecnico che tanto bene ha fatto qui nelle ultime stagioni. In casa il rendimento è preoccupante: 1 solo punto (lo 0-0 con il Catanzaro) in 5 partite al Picco sono dati che lasciano basiti anche perché è vero che sono partiti alcuni giocatori fondamentali come Pio Esposito (oggi all'Inter e in Nazionale), Reca (Legia Varsavia) e Bertola (Udinese) ma comunque il valore della rosa ad inizio stagione era il terzo dell'intera categoria (dati transfermarkt) e il livello della squadra non è sicuramente rispecchiato fin qui ottenuti dai risultati dei liguri. Dopo aver giocato ad inizio stagione con la difesa a 3 D'Angelo ha provato un nuovo modulo, un 4-3-1-2 schierato per la prima volta nella sconfitta con il Cesena. L'ultima giornata ad Avellino è invece tornato a 3 dietro cercando di dare solidità alla squadra, operazione che pare riuscita e che con ogni probabilità riproporrà contro il Padova. In porta gioca il senegalese Mahmadou Sarr, con alle spalle anche qualche apparizione in A con la maglia della Cremonese. Difesa guidata da capitan Hristov (nazionale bulgaro visto anche in A con i liguri) con al suo fianco Wisniewski (dovrebbe recuperare dopo un attacco febbrile), polacco anche lui reduce dall'esperienza con i bianconeri nella massima serie di qualche stagione fa. A completare il reparto Mateju o Felipe Jack, in prestito dal Como con cui ha esordito in A l'anno scorso. In panchina ci sono ricambi validi come Cistana e Onofri ma entrambi saranno probabilmente out per problemi fisici. In mediana a destra spazio a Vignali (in rete l'ultima gara ad Avellino) più dell'ex Venezia Candela mentre a sinistra come sostituto di Reca è arrivato in estate l'ex Palermo Giuseppe Aurelio. A centrocampo in cabina di regia c'è il nazionale ungherese ex Bologna (50 presenze in serie A) Adam Nagy coadiuvato dalla qualità di Cassata (già a segno in serie A con le maglie di Frosinone, Sassuolo e Genoa) o dalla quantità di Rachid Kouda. In rosa anche il più vecchio dei tre fratelli Esposito, Salvatore (classe 2000) che D'Angelo ha provato sia come regista che come trequartista. Saranno assenti giocatori interessanti come Zurkosvki, ex Empoli fin qui frenato da diversi problemi fisici e il giovane Comotto in prestito dal Milan out per un infortunio al polpaccio. Davanti è arrivato il capocannoniere dello scorso girone A di serie C Vanja Vlahovic (primo gol trovato al "Partenio" sabato scorso), che non sta convincendo troppo, difatti nelle ultime uscite è sempre entrato dalla panchina con il tecnico che gli ha preferito il sempreverde Lapadula (capocannoniere della squadra con 3 reti) e l'ex biancoscudato Edoardo Soleri. Alternative sono anche l'usato sicuro Daniele Verde e Giuseppe Di Serio, altro che è andato a segno per la prima volta contro l'Avellino. Out il giovane centravanti in prestito dalla Lazio Gabriele Artistico, nipote del bomber anni '90 Edoardo.

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