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Le idee di Bonetto jr: “Abbonamenti ribassati, più spazio alle vecchie glorie e una squadra cattiva in campo”

Edoardo Bonetto, lei e suo padre avvertite una maggiore responsabilità? Se fino allo scorso anno dividevate gli oneri con Bergamin, ora sentite una pressione più alta? «Sinceramente no. Le responsabilità le abbiamo sempre percepite,...

Redazione PadovaSport.TV

Edoardo Bonetto, lei e suo padre avvertite una maggiore responsabilità? Se fino allo scorso anno dividevate gli oneri con Bergamin, ora sentite una pressione più alta? «Sinceramente no. Le responsabilità le abbiamo sempre percepite, l’impegno resta importante e gravoso, ma alla fine è cambiata solo la distribuzione delle quote. Non decidiamo mica soltanto noi, Bergamin c’è ancora ed è coinvolto». Nei giorni successivi alla sconfitta contro l’Albinoleffe ha mai pensato che avrebbe potuto abbandonare il Padova?«Purtroppo sì, era una possibilità concreta. C’è stato un momento in cui saremmo potuti uscire di scena, ma alla fine è andata così e siamo felici». Si è concluso il famoso ciclo triennale che vi ha riportato tra i professionisti, ma non ha visto concretizzarsi il ritorno in Serie B. Il nuovo progetto che obiettivi si pone? «Di migliorarsi. Di provare a raggiungere veramente la promozione o quantomeno lottare sino alla fine, cosa che non siamo riusciti a fare la scorsa stagione, dopo un inverno in cui ci eravamo illusi. Vogliamo migliorare la squadra e sono sicuro che ce la faremo. Stiamo disegnando una formazione competitiva, facendo tesoro degli errori commessi in precedenza». Per il momento è arrivato un solo acquisto, Pulzetti. Domenica prossima, alla partenza del ritiro, quanti altri nuovi contate di presentare?«Almeno un paio di giocatori “over” arriveranno questa settimana. Di più non credo sia possibile, perché prima preferiamo cedere i giocatori che non rientrano nel progetto, visto che la lista si è ridotta da 16 a 14. Ma non c’è fretta, anche perché, come ripeto, non vogliamo ricadere negli errori della scorsa stagione». Si spieghi meglio. «Dopo l’arrivo di Brevi c’era stata la necessità di rivoluzionare la squadra per venire incontro alle esigenze tattiche del mister. Abbiamo fatto tanti acquisti e in qualche caso, presi dalla volontà di chiudere subito gli affari, non abbiamo potuto fare delle valutazioni approfondite sui giocatori presi. Credo che quello che ci sia mancato l’anno scorso sia stato un gruppo intero di giocatori che avessero fame di vittoria. Non è questione di personalità, ne avevamo di leader in rosa. Ma non c’era negli occhi di tutti i calciatori quello spirito di sana cattiveria sportiva e voglia di vincere che quest’anno non deve mai mancare».

Capitolo settore giovanile: perché avete scelto Simonini? «Dopo anni di ottimo lavoro mancava la figura di un uomo di calcio che potesse guidare ragazzi e allenatori a compiere gli ultimi passi dal vivaio alla prima squadra. Fulvio è la figura migliore». Mercoledì radunerete i tifosi in piazza per la campagna abbonamenti: che evento sarà? «Vogliamo far passare il messaggio che sono i tifosi al centro del nostro progetto. E questo lo faremo vedere anche tra un paio di settimane, quando lanceremo la campagna abbonamenti. Abbiamo fatto un sacrificio e abbasseremo il prezzo di alcune tessere perché abbiamo visto quanto bello possa essere uno stadio pieno».A proposito di stadio, il neo assessore Bonavina ha detto che ha qualche idea per migliorare l’Euganeo. «Ben venga. Conosco Bonavina, è una persona intelligente, per cui credo saranno di sicuro ottime idee. Per quanto riguarda lo stadio, mi rivolgo ai tifosi: proviamo a riempire l’Euganeo, facciamo capire alla città quanto teniamo a questa squadra». Per avvicinare i tifosi aprirete anche uno store in centro.«Contiamo di inaugurarlo tra un paio di settimane. Sorgerà in via Roma ed è stato un altro grande sforzo della società. Vogliamo organizzare eventi con i giocatori e anche con le vecchie glorie, contiamo che sia un punto di ritrovo per tutti e che permetta di far innamorare del Padova sempre più persone». (Da Il Mattino)