- Padova&dintorni
- Calcio Triveneto
- Editoriale
- Redazione
Torrente aveva chiesto personalità ai suoi per il primo vero test match estivo, non potendo pretendere ancora gioco e "prestanza fisica". Lecce-Padova di ieri ha mostrato solo in parte la giusta mentalità da parte dei biancoscudati, scesi in campo un po' spaesati. "Nel primo tempo abbiamo fatto tanti errori individuali – ha commentato Vincenzo Torrente riferendosi ai tre gol lampo subiti nei primi minuti – e loro ci hanno punito su tutti gli errori che abbiamo commesso. Eravamo comunque in difficoltà anche sul piano fisico. Nel secondo tempo un po’ meglio, anche a livello di personalità. Poi abbiamo creato qualche situazione dove potevamo fare gol».
Qualche indicazione dal primo test: ancora poco lucido il nuovo arrivo Crescenzi, che in teoria dovrebbe avere un ruolo di primo piano nella difesa biancoscudata in campionato. Dopo la sfuriata giallorossa iniziale, i biancoscudati hanno cercato di proporre qualche idea di gioco: Radrezza in cabina di pilotaggio è emerso alla distanza e nella ripresa qualcosa di buono si è visto. Bortolussi ha lavorato un ottimo pallone per Cretella che non ha mirato lo specchio, poi Franchini è stato murato da Gallo. Torrente ha azionato la solita girandola di cambi e gli avvicendamenti hanno portato benefici. Russini (che rimane sul mercato) ha sfiorato il gol della bandiera, però nel finale di gara il Lecce in contropiede ha arrotondato il punteggio sul 4-0 con l’appoggio di Corfitzen.
© RIPRODUZIONE RISERVATA