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Mirabelli: “Abbiamo tutto per puntare all’obiettivo serie B”

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La conferenza stampa del ds Massimiliano Mirabelli che si presenta davanti ai microfoni a margine della presentazione del nuovo tecnico
Tommaso Rocca
Tommaso Rocca Redattore 

La conferenza stampa del ds del Padova Massimiliano Mirabelli: "Veniamo da stagioni in cui ci siamo trovati a dover operare con una riduzione di budget e con calciatori in esubero. Pur con queste situazioni abbiamo costruito una squadra competitiva, l'anno scorso abbiamo fatto un pò più fatica, quest'anno abbiamo comunque raggiunto il secondo posto. Alla fine di questa stagione, pur uscendo ai payoff contro il Vicenza, che fa male, guardando i numeri ci ritroviamo comunque con una squadra che è stata la miglior difesa, con meno sconfitte, che ha comunque lottato per il vertice. Questo significa come il mister Andreoletti poco fa ha detto, avere una formazione importante e pronta a ripartire per conquistare il nostro obiettivo. In tutto questo siamo riusciti ad aiutare la società con al momento quasi 10 milioni di € di plusvalenza, cosa impensabile per la serie C e anche per molte squadre di serie B. Sappiamo che ai tifosi queste cose non importano perché il tifoso guarda il risultato e il risultato dice che siamo arrivati secondi e siamo usciti dai playoff. Però il nostro lavoro è quello di valutare le cose in maniera più analitica e avere una squadra competitiva con tutto ciò che vi ho raccontato è sicuramente un obiettivo che credo abbiamo raggiunto. Alla fine di questo mio triennio tireremo le somme e vedremo come è andata. L'allenatore che abbiamo preso sono sicuro che tra dieci anni ci ricorderemo di quando è stato qui perché avrà una grande carriera, credo ci possa dare una grande mano per uscire da questa categoria. Non siamo stati fortunati in tante cose, in primis con gli allenatori anche se credo che abbiamo sempre fatto dei passi avanti. Credo che a livello comunicativo posso aver commesso degli errori, in certe situazioni ho preferito mettermi in secondo piano per evitare di alimentare polemiche, magari non era sempre la scelta giusta. Ho parlato con la società per capire lo spazio di manovra, poi ho immediatamente contatto Andreoletti che è stato l'unico allenatore con cui abbiamo parlato. Credo sia un finto giovane, in realtà sono anni che allena e vi invito a venire a vedere gli allenamenti perché credo sia un tecnico molto preparato. Daremo al mister tutto il tempo che serve per esprimere la sua idea di calcio, ha giustamente detto lui che dobbiamo lavorare per micro obiettivi da raggiungere pian piano, solo così si può puntare al grande obiettivo finale. Quanto io creda in questo allenatore è dato anche dal fatto che gli ho proposto un biennale con opzione per il terzo anno, credo sarà difficile per noi poi tenerlo qui a Padova, ma finché possiamo permettercelo. Leoni? Alla fine sarà più di un milione e mezzo, abbiamo lasciato anche la percentuale sulla futura rivendita, per la serie C sono cifre che non si vedono tutti i giorni, considerando anche che con noi ha giocato 3 minuti in campionato e in Coppa Italia. Siamo stati bravi a lavorare di strategia e a credere nelle qualità del giocatore che la Sampdoria voleva acquistare già a gennaio e che noi invece abbiamo deciso di dare solo in prestito in modo che il suo valore potesse aumentare. La scorsa stagione avevamo costruito la squadra per un 3-5-2 in accordo con l'allenatore, dopo il girone di andata da imbattuti quella gara col Mantova ci ha aperto due strade. Le opportunità di mercato e la voglia di rilanciare le nostre ambizioni, sempre in accordo con l'allenatore, ha fatto si che abbiamo operato per prendere giocatori in grado di migliorare la rosa. Valente ad esempio poteva fare il quinto nel 3-5-2, anche Torrente ne era convinto poi nei fatti le cose si sono dimostrate diverse. Così anche per le caratteristiche dei difensori centrali. Il cambio in panchina? Volevamo riaccendere la squadra che ci pareva spenta, non volevamo lasciare nulla di intentato. Oddo è arrivato e ha fatto bene nelle tre gare di regular season, abbiamo sbagliato la gara del Menti e lì ci siamo giocati la stagione. Crescenzi? Ha fatto un inizio di stagione molto importante, poi è uscito dalle gerarchie del mister. Nel finale speravamo di averlo nuovamente a disposizione ma ha avuto un lutto molto importante ed improvviso, speriamo che con il nuovo anno possa tornare con noi a pieno regime. La mia assenza al rompete le righe? I ragazzi si sono trovati per recuperare i propri effetti personali, non c'era alcun appuntamento ufficiale altrimenti saremmo ovviamente stati presenti. Non so se da fuori si riesce a percepire ma non è stato per nulla semplice riequilibrare la situazione che mi sono trovato difronte e nel contempo restare competitivi. Io lavoro in piena sinergia con la società che oggi è un modello, e soprattutto con l'allenatore. Per dirvi l'estate scorsa ho proposto Morra, che poi è andato a Rimini e ha fatto 20 gol, a mister Torrente ma lui mi ha fatto capire che non era in linea con il suo modo di giocare per cui non l'ho preso. Metterci la faccia dopo la sconfitta? Finisce la partita con il Vicenza, la cosa più semplice sarebbe stata venire in sala stampa e stare lì 3 minuti sapendo che dovevate chiudere i pezzi perché il giornale deve chiudere. Non volevo lasciare dei dubbi, oggi invece ho le informazioni e le certezze che mi consentono di venire qui davanti a tutti voi e poter rispondere a qualsiasi cosa. Sappiate che anche se non vengo davanti ai microfoni il responsabile sono sempre io, i tempi per parlare non erano maturi per potervi dare il giusto spazio e oggi dopo un confronto con la società e avendo informazioni certe posso darvi le risposte che aspettate. Lascio perdere le offese che sento ogni tanto per strada, sono fuori dal mondo del calcio ed è quello che mi dà fastidio, ma ci passo sopra perché altrimenti non sarebbe più finita. So che sono le persone che sostengono sempre la squadra quelle che criticano e che mi insultano, quindi io non posso dirgli niente, io posso solo dire che lavoro h24 e che non vedo la mia famiglia per mesi. Sono in corso valutazioni con l'allenatore, poi capiremo come operare a livello di mercato. Credo che un dirigente e un manager vada valutato per il suo lavoro sul campo, qui abbiamo avviato un lavoro importante, chi mi contesta per questioni extracalcistiche sinceramente non lo comprendo. Io comunque sono disponibile a qualsiasi tipo di confronto con chiunque. Quello che dice il Presidente per me è legge, parlando con lui e Joseph a Londra abbiamo tracciato le nostre possibilità e i nostri obiettivi. Un attaccante da 20 gol? Chiaro che ne siamo alla ricerca, dobbiamo essere bravi perché noi non possiamo spendere mezzo milione come fanno altre squadre. Siamo chiamati a fare delle scelte ed io sono il responsabile, a mister Torrente abbiamo fatto un contratto di un anno perché questa è stata la nostra decisione, se avesse fatto bene, lo avremo sicuramente confermato. Questa piazza ha una proprietà che si deve tenere stretta, è solida, ambiziosa, e mette nelle migliori condizioni di lavorare chi è all'interno della società, me compreso. Chiaro che tutti vorremmo poter avere a disposizione budget astronomici ma io condivido la linea della proprietà. Sostenibilità non vuol dire non spendere, vuol dire non andare all-in ma lavorare in maniera intelligente. Abbiamo tutto per far bene, non ci interessa se altri possono spendere di più. Ad oggi abbiamo 2 milioni per fare il mercato, poi se dalle cessioni dovesse uscire qualcosa vedremo".

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