NUOVO ALLENATORE

Bruno Caneo si presenta: “Voglio un Padova aggressivo, dinamico e intraprendente”

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In diretta dalla sala stampa dello stadio Euganeo la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico biancoscudato Bruno Caneo

Tommaso Rocca

In diretta dalla sala stampa dello stadio Euganeo la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico biancoscudato Bruno Caneo

Massimilano Mirabelli: "Questa è sempre stata la nostra prima scelta. Secondo il nostro modo di vedere il calcio è l'uomo giusto per la squadra che costruiremo e per i nostri obiettivi. Gioca un calcio propositivo e l'ultima esperienza alla Turris è un esempio che in tutta Italia hanno potuto apprezzare. Quando l'ho contattato è stato subito entusiasta dell'opportunità, a mio parere meritava una chance importante anche prima. Posso assicurarvi che nella scelta dell'allenatore l'unico che è stato veramente in lizza per diventare il mister del Padova è stato Bruno Caneo, non ho parlato con nessun altro se non con lui. Lo staff? Il mister conosceva già Raffaele Longo, che resterà l'allenatore in seconda, Zambello e Pastore saranno il primo e il secondo preparatore, Adriano Zancopè resterà l'allenatore dei portieri. Mercato? Siamo in una fase che al momento non ha ancora alcuna ufficialità, non appena avremo preso qualche decisione saremo qui a comunicarvela. Posso dire che l'unica strada ben avviata è quella per lo scambio Della Latta-De Marchi con il Pescara".

Bruno Caneo: "Ringrazio di cuore la società, la presidente Alessandra Bianchi e il direttore che mi ha contattato oltre a Oddo che credo che abbia fatto una gran lavoro. Sono molto stimolato da questa occasione, ho in testa tante cose e posso assicurarvi che la squadra che andrò ad allenare avrà un'identità ben precisa. Si dice che la squadra ricalca il carattere dell'allenatore, quando giocavo ero molto aggressivo e credo che anche la mia squadra in campo metterà in campo aggressività, intraprendenza e dinamicità. Sapevo che dopo la Turris potevo rimanere fermo anche un anno ma il lavoro che ho fatto a Torre del Greco mi ha dato la possibilità di venire qui, per me questo è un punto di partenza. Il mio modulo preferito è il 3-4-3 chiaramente al giorno d'oggi conta anche come gioca l'avversario, per cui ci saranno di volta in volta degli accorgimenti. Mi piacciono le punte che stanno vicine, più che un 3-4-3 forse è un 3-4-2-1. L'obiettivo è far giocare bene tutti per far giocare bene la squadra, tutti devono sentirsi protagonisti e vogliamo far sentire tutti importanti. Col direttore c'è un rapporto di competenza, io valuto le qualità e le caratteristiche dei giocatori e il direttore le avvalla. Se dal mercato non potremo prendere il primo della lista penseremo al secondo o al terzo. Credo molto alle qualità dei giocatori, è importante anche la concretezza, più riusciremo a giocare bene tra di noi più potremo calciare in porta e vincere le partite. Voglio arrivare più in alto possibile da allenatore ed è questo che io trasmetto ai miei giocatori, sognare per arrivare anche loro a poter fare delle grandi carriere da calciatori. Non vedo l'ora di iniziare per trasmettere ai giocatori l'entusiasmo che ho io che deve essere trascinante anche per il pubblico. Voglio una squadra che corra, che giochi e che aggredisca. Credo che il direttore mi abbia scelto per quella che è la mia identità, il mio progetto di calcio, dobbiamo valutare tra i giocatori in rosa chi possa restare, non ne abbiamo ancora parlato. Ho l'entusiasmo di un giovane e l'esperienza di un uomo della mia età, voglio una squadra che diverta e faccia divertire, quando ero alla Turris ho sentito di gente che partiva anche da Napoli per venire a vederci, è importante che il pubblico possa divertirsi vedendo la partita. Questa piazza merita la serie B, siamo tutti d'accordo, a questi livelli è molto importante che se la squadra vale due deve arrivare a dare di più, questo deve essere il mio obiettivo. I calciatori per me sono tutti leader, tutti coloro che sono all'interno dello spogliatoio sono importanti, ognuno in maniera diversa. Ci sono già dei leader all'interno della rosa attuale, direi 2 su 3 in difesa, 4 a centrocampo, in attacco invece c'è da fare. Non ho preclusioni con i giovani, se uno è forte gioca indipendentemente dall'età. Meglio vincere o giocare bene? Quando lavoro in settimana so perché poi la domenica vinco o perdo, alle volte può succedere di portare a casa qualche punto in più di quello che si merita ma succede anche il contrario, voglio che la squadra lavori al 110% della concentrazione tutta la settimana. La mia idea di calcio diciamo che proviene da quella di Gasperini con il quale abbiamo passato diverso tempo assieme, aggressività e dinamicità sono concetti che mi vedono in totale accordo".

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