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Sala stampa Padova-Santarcangelo, Brevi: “Gara ben interpretata”. De Cenco: “Crediamo al primo posto”

Tra poco in diretta dalla sala stampa dell’Euganeo le dichiarazioni dei protagonisti nel post partita di Padova-Santarcangelo. Brevi: “Il Santarcangelo è una squadra compatta e difficile da perforare. Sapevamo che sarebbe stata una gara...

Redazione PadovaSport.TV

Tra poco in diretta dalla sala stampa dell'Euganeo le dichiarazioni dei protagonisti nel post partita di Padova-Santarcangelo.

Brevi: “Il Santarcangelo è una squadra compatta e difficile da perforare. Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata, ma la squadra l’ha interpretata nel modo giusto, senza frenesia. Siamo stati attenti e maturi, concedendo poche ripartenze e passando meritatamente in vantaggio a fine primo tempo. Nella ripresa, poi, abbiamo lasciato loro un po’ più di possesso, ma potevamo ugualmente chiudere la gara, cosa che poi abbiamo fatto nel finale. Il turn over di Venezia? All’andata avevamo un solo attaccante a disposizione, e siamo stati bravi a non perdere. In occasione del ritorno, invece, contavamo di inserire qualche attaccante in più, ma anche in questo caso ne avevamo uno in più. Neto infatti non poteva reggere più di trenta minuti, in più non sapevamo se Alfageme e Altinier sarebbero stati in grado di recuperare per la gara di oggi. Non abbiamo snobbato nulla. Ora l’obiettivo è arrivare il più in alto possibile: stiamo facendo un ottimo campionato. L’unica cosa che possiamo fare è vincere le partite e farci trovare pronti. Vincere non è mai facile, ma noi abbiamo il dovere di crederci. Il Venezia? Complimenti a loro, stanno tenendo un ritmo pazzesco, confermando le attese di inizio stagione. Se sapevamo del pareggio del Parma? Io sì. I giocatori credo anche. La pressione sale sempre più di settimana in settimana…”

Marcolini (allenatore Santarcangelo): “Abbiamo perso 2-0 subendo gol su due azioni di contropiede. E’ quello il rammarico. Di fronte a noi oggi c’era un Padova solido e organizzato. La fisicità biancoscudata è stato ciò che oggi abbiamo patito maggiormente. La differenza nella forza fisica oggi si è vista. Noi, comunque, la nostra partita l’abbiamo fatta, ma si sa che quando si affrontano le big bisogna giocare in maniera perfetta, altrimenti rischi di pagare dazio. Le nostre difficoltà sulle corsie esterne? Favalli e specialmente Madonna sono giocatori d’esperienza. Quando stanno bene sono vere e proprie spine nel fianco. Il Padova lavora molto bene sulle fasce: quando uno crossa, l’altro taglia al centro. Ad ogni modo, soffrire contro il Padova ci sta. Quella di Brevi è una formazione che lotta per la testa della classifica, mentre noi cerchiamo di tenerci distanti dalle zone calde. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma, ripeto, il rammarico è che i gol subiti siano stati frutto di nostri errori più che di giocate avversarie. Non eravamo riusciti a ottenere ciò che ci eravamo preficssati. Avevamo un’ottima squadra, ma purtroppo le annate negative capitano. Mi sarebbe piaciuto vivere un anno sulle ali dell’entusiasmo: peccato”.

Altinier: "Felice per il decimo gol, per un attaccante come me il gol vuol dire molto e quando segni e senti l'urlo dei tifosi è davvero un'emozione unica. Ho vissuto una settimana non facile quindi questa rete è doppiamente importante. Tra l'altro aver segnato prima dell'intervallo credo abbia cambiato la storia di una partita non facile. Credo che alla fine sia stato un turno favorevole, la Reggiana ha perso, il Parma ha pareggiato, peccato per il gol finale del Venezia, noi ci crediamo tutti insieme proviamo a fare del nostro meglio fino alla fine, poi tireremo le somme".

De Cenco: "Oggi volevamo vincere, era quello l'importante poi che abbia segnato io bene ma non mi mancava il gol dato che avevo segnato anche mercoledì. Sono felice di aver chiuso la gara perché ci ha permesso di vivere più serenamente il recupero. Mazzocco ha fatto un gran lavoro, Favalli poi mi ha messo una gran palla e io ho dovuto solo spingerla dentro. Ci tenevo a segnare anche in campionato e davanti ai nostri tifosi. Ora dobbiamo pensare a noi stessi, a vincerle tutte e lavoriamo per questo. Chi ci sta davanti dovrà fare uguale, noi e la società ci crediamo ancora anche al primo posto. Vogliamo approfittare dei passi falsi di chi ci sta sopra".