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Padova, Brevi si presenta: “So che qui le aspettative sono alte. Darò tutto me stesso per convincere la piazza della bontà del nostro progetto”

Brevi-Padova: il matrimonio, da questa mattina, è ufficiale. La conferenza stampa di presentazione del neotecnico biancoscudato si è tenuta questo pomeriggio allo Stadio Euganeo alle ore 15.45. Il contratto che lo legherà al Padova sarà...

Redazione PadovaSport.TV

Brevi-Padova: il matrimonio, da questa mattina, è ufficiale. La conferenza stampa di presentazione del neotecnico biancoscudato si è tenuta questo pomeriggio allo Stadio Euganeo alle ore 15.45. Il contratto che lo legherà al Padova sarà annuale, con opzione di rinnovo legata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla proprietà.

Queste le sue prime dichiarazioni: “Mamma mia quanti giornalisti! Ma non mi stupisco. D’altra parte le aspettative del Padova sono alte, la società è importante, così come il suo blasone. Personalmente, sono abituato a lavorare in piazze con un passato glorioso; l’ho fatto anche da giocatore. E vedere sin da subito così tanta partecipazione è uno stimolo in più. Sono davvero molto contento di potermi giocare questa opportunità. La trattativa? E’ da qualche giorno che si erano intensificati i contatti... Ora cominceremo a fare le necessarie valutazioni tecniche con il direttore e con la società. Ma il Padova lo conosco già e credo abbia un’ottima base di partenza. I numeri dicono che a livello di giocatori c’è già un gruppo di valore. Ed è da lì che bisogna partire. Molti membri della rosa li ho già incontrati da avversario, qualcuno l’ho anche allenato. Insomma, non partiamo certo da zero. Gli obiettivi? Quando una società ottiene un risultato cerca di migliorare le cose, dunque è normale che ci siano ambizioni. Il modulo? Un sistema vincente non esiste, altrimenti lo utilizzerebbero tutti. Al di là delle singole situazioni tattiche, che nel calcio moderno possono cambiare anche nel corso di una singola partita, credo che l’importante sia la mentalità. L’allenatore bravo è quello che riesce a far rendere al massimo il materiale umano che ha a disposizione. Sfruttare al massimo le qualità dei miei giocatori: questo è il mio obiettivo. Neto Pereira, ad esempio, non ha le caratteristiche per agire da esterno in un attacco a tre. Così la squadra si indebolirebbe. Prima le qualità, poi il modulo. Detto questo, una volta conosciuta la squadra non mi piace cambiare modulo troppo frequentemente. E teniamo presente che ogni sistema di gioco può essere interpretato in chiavi diverse. E’ l’atteggiamento che conta. Per questo avremo bisogno giocatori di personalità, perché a Padova le pressioni vanno gestite al meglio. Ci serve gente che non si abbatta al primo errore. I nuovi spareggi? E’ un cambiamento molto grosso: non ci saranno più gare con poco significato. Fino all’ultimo ogni squadra lotterà infatti per qualcosa, dato che tra playoff e playout secondo me ci saranno solamente 3-4 punti. Eredità pesante? Mah, non saprei, Pillon è un ottimo allenatore, ma non voglio giudicare ciò che è stato fatto in precedenza. Non guardo il passato ma mi assumo le mie responsabilità, cercando di dare il mio meglio a questa squadra e trasmettendo le mie idee il più velocemente possibile. Dare il nostro massimo, entrando in sintonia con stampa e tifosi, è l’unica cosa che che possiamo fare per convincere la piazza della bontà del nostro progetto”.

Sono intervenuti anche il presidente Bergamin, il dg Zamuner e l'ad Bonetto.

Bergamin: “La scorsa settimana abbiamo presentato il direttore, che in questi giorni ha lavorato per mettere insieme il nuovo staff tecnico. Oggi siamo quindi pronti a presentarlo. L’allenatore per la prossima stagione sarà Oscar Brevi; il vice Andrea Bergamo (Rino Lavezzini, legato al Padova da un altro anno di contratto, entrerà a far parte dell’area scouting ndr); il preparatore atletico Fabio Martinelli; il collaboratore tecnico Ottavio strano; il preparatore dei portieri Adriano Zancopè; il responsabile dello scouting Simone Tognon, mentre il team manager sarà Marcelo Mateos. E’ a queste persone che noi affidiamo la squadra. Credo che Zamuner abbia lavorato bene nella scelta dei suoi collaboratori. L’allenatore non lo conosco, ma oggi mi ha fatto una buona impressione. E’ serio e preparato”.

Zamuner: “Brevi è sempre stato la mia prima opzione. Lo conosco, è motivato e competente. Sono contento abbia accettato con entusiasmo la mia proposta. E’ una scelta che avevo già fatto da giorni. Bergamo vice? Una decisione dettata dalla pregressa conoscenza personale tra Oscar e Andrea, di cui sono stato anche compagno di squadra. E’ una persona preparata e ben vista dall’ambiente, dunque rappresenta per noi un ulteriore tassello per crescere”.

Bonetto: “Permettetemi di puntualizzare alcune cose. La società ha una visione comune e solida per il futuro. Le baruffe, se ci sono state, sono rientrate. Le decisioni prese fino a ora, infatti, sono state tutte condivise. L’idea, oggi, è tuttavia quella di potenziare economicamente la società. Noi siamo imprenditori seri col Biancoscudo nel cuore. Si parla tanto di padovanità: beh noi la passione ce l’abbiamo. Non siamo qui per costruire centro commerciali e appartamenti, ma vogliamo portare il Padova a essere autosufficiente. In questo modo, qualora un giorno Bonetto o Bergamin dovessero scegliere di farsi da parte, la società potrà andare avanti e avere continuità. Le porte per allargare la base societaria sono quindi aperte, come sempre. Quali sono gli obiettivi? L’alta classifica. Nell’ultimo campionato siamo arrivati quinti, dunque ora miriamo minimo al quarto posto. A tal proposito, riteniamo il budget stanziato per il mercato sicuramente importante. Ecco, sia chiaro: non stiamo mica sbaraccando, come dimostrano le conferme e i rinnovi degli elementi più forti della rosa. Io ora chiedo quindi solo una cosa: dateci fiducia, perché i successi nascono da un gruppo coeso e da un fronte comune. Diamo tempo al mister di lavorare. Poi, a settembre-ottobre, se scopriremo di avere sbagliato faremo mea culpa. Ma, signori, vi garantisco che, se ciò accadrà, sarà stato in buona fede”.

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