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Mandorlini al veleno su Torrente: “Ha rosicato 25 anni, è talmente idiota che fa fatica a capire certe cose”

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L'allenatore dei lombardi ed ex tecnico del Padova non ha di certo sorvolato sulle dichiarazioni di Torrente prima del match e ha riservato parole al veleno per il collega nel post gara

Il post partita di Mantova-Padova non è di certo passato inosservato, che la posta in palio fosse alta, soprattutto per i padroni di casa lo si sapeva ma la sfida nella sfida è stata lanciata alla vigilia dal tecnico dei biancoscudati, che in merito a Mandorlini aveva detto di volersi prendere una rivincita legata al passato.

Torrente infatti si riferiva alla stagione 1996/97, quando Mandorlini era il vice allenatore di Walter Novellino al Ravenna e l'attuale mister dei padovani vestiva la maglia del Genoa, entrambe le compagini erano impegnate nel campionato di Serie B dove tra le altre era presente anche il Padova.

Il Grifone di Torrente mancò l'approdo nel massimo campionato italiano, proprio a causa di un pareggio per 1-1 con il neopromosso Ravenna, che per un solo punto negò la Serie A ai liguri, in favore del Bari di Fascetti proprio nelle ultime giornate. In panchina a causa della squalifica di Novellino sedeva proprio il tecnico romagnolo, motivo per il quale Torrente ha inneggiato ad una rivincita personale.

Mandorlini però nel post partita non ha soprasseduto sulle dichiarazioni rivolgendosi così al collega: "Ero in panchina perché Novellino era squalificato, lui è talmente idiota che non riesce a capire certe cose e ha rosicato per 25 anni"

Ha continuato poi così il mister del Mantova: "Le ruggini le ha lui, non io, ero viceallenatore, la colpa non è mia se non hanno vinto a Ravenna"

Ruggini che però sembrano esistere e non poco anche nei confronti del Padova visto che Mandorlini ha riassunto così il successo biancoscudato del Martelli: "Hanno capitalizzato quel poco che hanno fatto"

E sulle dichiarazioni pungenti del figlio alla viglia del match: "Sono d'accordo con quanto detto da lui, mi auguro che riusciamo entrambi a raggiungere i nostri obiettivi, più noi però perché rischiamo di più"