Ma come affronterà il Padova questa sessione invernale del calciomercato, in un momento di transizione societaria?
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Mirabelli e il mercato “di transizione”: quale sarà il budget?
Il calciomercato invernale arriva per il Calcio Padova in uno dei momenti più delicati degli ultimi anni. Non solo per le esigenze tecniche di una squadra chiamata a dare risposte importanti sul campo (con la salvezza come primissimo obiettivo), ma soprattutto per una fase di transizione societaria che rende ogni scelta più complessa e carica di significati.
La domanda che accompagna l’attesa di gennaio è inevitabile: di chi sarà questo mercato?Sarà il mercato della proprietà uscente, quella di Joseph Oughourlian, improntato alla massima cautela, al contenimento dei costi e – perché no – alla possibilità di monetizzare? Oppure sarà già il primo mercato della nuova proprietà che attende di insediarsi, sia essa la cordata padovana formata da Peghin e Banzato oppure Marcelo Figoli, con una visione e una progettualità ancora tutte da chiarire?
Mirabelli, nuovi miracoli all'orizzonte?
—In mezzo a questo scenario fluido, quasi sospeso, c’è una figura chiamata più di tutte a tenere insieme i fili: il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Toccherà a lui barcamenarsi tra trattative in entrata e in uscita, senza avere ancora un quadro societario definitivo, cercando di coniugare sostenibilità economica e competitività sportiva. Un compito tutt’altro che semplice.
Mirabelli, va ricordato, in estate aveva risparmiato una parte del budget, teoricamente destinata a essere reinvestita proprio nella sessione invernale. Ma oggi resta da capire se quelle risorse potranno davvero essere utilizzate e con quale indirizzo strategico. A decidere, o quantomeno a vigilare, c’è anche l’amministratrice delegata Alessandra Bianchi, che gestisce i conti del club. Non a caso, scherzando ma forse non troppo, lo stesso Mirabelli alla recente cena di Natale del Padova si è lasciato scappare una battuta che non è passata inosservata all'interno del club:«Abbiamo un nemico in casa», riferendosi proprio all’AD.
Una frase che fotografa bene il clima: ironico in superficie, ma rivelatore di un equilibrio interno ancora da definire. Anche la posizione della dirigenza, infatti, resta in parte sospesa: in questa fase, Mirabelli e Bianchi stanno tutelando gli interessi della proprietà uscente o quelli dei futuri proprietari? È una linea sottile, su cui si giocheranno molte delle scelte di gennaio. Di certo c’è che Mirabelli, in questi anni a Padova, ha dimostrato competenza, capacità di visione e una profonda conoscenza della categoria. E anche sul piano umano il direttore sportivo biancoscudato continua a ricevere segnali di grande stima.
Lo dimostra l’episodio legato a Giovanni Leoni, che la società ha voluto pubblicamente ringraziare:«Il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e tutto il Calcio Padova ringraziano di cuore Giovanni Leoni per il bellissimo pensiero e gli augurano il meglio per il suo recupero dall’infortunio e il suo ritorno in campo. Grazie Giovanni», ha scritto il club in una nota ufficiale.Un messaggio accompagnato da una dedica speciale sul numero 15 del giocatore: “Al direttore Mirabelli con affetto”. Un gesto semplice, ma significativo, che racconta il rapporto costruito dal ds con lo spogliatoio e con l’ambiente. Un capitale umano che, in un momento di incertezza societaria, potrebbe rivelarsi prezioso quanto – se non più – di qualsiasi operazione di mercato. Il Padova, dunque, si avvicina a gennaio con molte domande e poche certezze. Ma una resta: qualunque sia il padrone del mercato, serviranno lucidità, equilibrio e competenza. Doti che Massimiliano Mirabelli, fin qui, ha dimostrato di avere.
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