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Doppio ex

Novara-Padova, Perrone: “Partire subito aggressivi. La società? Più onestà sull’obiettivo”

Novara-Padova, Perrone: “Partire subito aggressivi. La società? Più onestà sull’obiettivo” - immagine 1
Doppio ex della sfida di domenica, ha parlato del momento difficile dei biancoscudati

Redazione PadovaSport.TV

Nel 2011 festeggiò la promozione in serie A con il Novara, dopo la finale playoff vinta con il Padova. Una parte di lui però ha sicuramente sofferto quella sera. Carlo Perrone è il doppio ex più noto di Novara-Padova, vecchia gloria biancoscudata che conosce molto bene anche l'ambiente piemontese: "É una partita delicata, dove il Padova deve dare un segnale di risveglio - dice Perrone, intervistato dal Gazzettino - paradossalmente è un piccolo vantaggio giocare fuori casa con il Novara. Quando affronti un avversario in difficoltà, l’ultima cosa da fare è dargli fiducia: il Padova deve essere subito aggressivo, fare la partita cercando di andare ad aggredirlo perché se a una squadra in difficoltà fai prendere un po’ di coraggio soprattutto all’inizio, ti può creare problemi".

Novara-Padova, acque agitate in entrambi i club

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Perrone parla anche del clima teso a Padova, che è lo stesso di Novara in questo momento: "Ultimamente all’Euganeo e in città non si respira un bel clima: l’errore più grande è non avere saputo dare ai tifosi un obiettivo chiaro a inizio stagione - dice sicuro l'ex attaccante del Padova degli anni '90 - Si doveva dire che era un anno di transizione per cercare di mettere le basi in vista della prossima annata. Avendo la fortuna di avere una proprietà forte, devi programmare e non navigare a vista: dare un traguardo reale per il quale tutti lottano e sanno che l’anno prossimo ci si riprova mettendo qualche tassello ulteriore. Invece mi sembra tutto improvvisato. Oughourlian parla di playoff, Mirabelli di salvezza: è questa mancanza di sintonia nella comunicazione e negli obiettivi che fa più male al tifoso perché si trova sballottato, ma lo è anche la squadra. Questi sono errori che paghi in termini di prestazione, equilibrio e voglia. Una squadra come il Padova non può giocare per la salvezza: deve giocare partita dopo partita e alzare la testa quando è in dirittura d’arrivo. Adesso non deve guardare alla classifica, bisogna ritrovare morale, gioco e risultato".

 

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